Dopo quasi 4 mesi tornano sopra 10 mila i positivi in Umbria, Omicron 1 sparita. Pochi contagiati in isolamento, oggi quasi mille nuovi casi
Tornano a essere più di dieci mila gli attualmente positivi al Covid in Umbria, quota sotto alla quale si erano riportati il 27 febbraio scorso. Questa mattina – venerdì 24 giugno 2022 – sono infatti 10.417, ben 468 in più di ieri. Purtroppo salgono ancora i pazienti positivi ricoverati negli ospedali dell’Umbria: oggi sono 122, quattro in più di ieri, mentre ormai è stabile da giorni il numero dei posti occupati nelle rianimazioni, uno. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 976 nuovi casi, 508 guariti e nessun morto. Sono stati analizzati 3.356 tra tamponi molecolari e test antigenici, per un tasso di positività del 29 per cento, in leggera crescita rispetto al 28,5% di ieri. Dalla dottoressa Antonella Mencacci, responsabile del laboratorio di microbiologia dell’Azienda ospedaliera di Perugia e docente dell’Università degli Studi del capoluogo umbro, arriva la conferma che è ormai praticamente sparita in Umbria la variante Omicron. ” Ormai – spiega la Mencacci all’ Ansa – non la vediamo più ma troviamo Omicron 5 per un 25-30 per cento e la quattro, molto simile all’altra per contagiosità e clinica, per un dieci per cento”. Poi aggiunge: ” Mi aspetto un aumento della Omicron cinque, probabilmente destinata a soppiantare la due”. Le cause di questo aumento in Umbria ?Semplice: “Abbiamo una variante più contagiosa e una popolazione che si protegge di meno: ecco l’aumento dei contagi”. Si stima che un infetto possa contagiare altre 17 persone, peggio del morbillo. Da un punto di vista clinico Omicron cinque ha la caratteristica di infettare maggiormente le alte vie aeree e quindi la sintomatologia è meno grave delle varianti precedenti. Soprattutto nei pazienti vaccinati o con una precedente infezione. Per la direttrice del laboratorio di Microbiologia dell’Ospedale di Perugia “eliminare l’isolamento per i positivi al Covid non ha senso se l’obiettivo è di contenere la trasmissione del virus. Solo tenendo a casa chi è contagioso possiamo rallentarlo”. Purtroppo, attualmente, si sta rischiando di trasformare l’isolamento in una misura inefficace in quanto coloro che risultano positivi “sono molto meno di quelli che hanno il virus”. Molti, infatti, “non lo sanno o non lo dicono”. In realtà stiamo tenendo a casa con la quarantena una fetta molto piccola dei positivi. La mascherina Ffp2 è ancora indispensabile? Per la Mencacci non ci sono dubbi: “Si, è una barriera assolutamente valida contro il virus del Covid”. Soprattutto per immunodepressi, pazienti fragili e anziani.