Elezioni Perugia, dopo la scelta della Scoccia la contestazione è pronta: accuse di dirigismo e poca partecipazione. In molti all’oscuro dell’intesa

A scatenare i malumori all’interno del centrodestra di palazzo dei Priori è il metodo scelto per l’individuazione del candidato sindaco in vista delle prossime elezioni. Troppo dirigismo e poca partecipazione. La scelta di Margherita Scoccia, attuale assessore all’urbanistica, sarebbe stata concordata da tre dirigenti della coalizione (Romizi, Prisco e Squarta) con l’esplicito obiettivo di non sottoporla ad una ampia e democratica consultazione dell’intera coalizione che da dieci anni governa Perugia. Circa un mese fa, il capogruppo in Consiglio comunale di “Progetto Perugia” Francesco Vignaroli, dichiarò che “il candidato sindaco non può essere scelto nei tavoli romani” aggiungendo che, in quel caso, la scelta non sarebbe stata “gradita”. “Progetto Perugia”, la lista civica che fu promotrice della candidatura di Andrea Romizi nel 2014 e nel 2019, è stata di fatto esclusa dalle trattative di questi mesi. In questi giorni, secondo voci abbastanza attendibili, Romizi avrebbe provato a placare, ricucire e spazzar via l’idea di una candidata imposta dall’alto. Un tentativo che sarebbe però stato giudicato poco convincente. Lo stesso presidente del Consiglio comunale Nilo Arcudi avverte un clima pesante e, proprio ieri, se l’è presa con l’altro civico Andrea Fora sempre più vicino al centrodestra. Fora, consigliere regionale eletto con il centrosinistra, sarebbe pronto infatti a lasciare la coalizione dove è stato eletto e a prendere armi e bagagli per aderire allo schieramento che sosterrà la candidata di Fratelli d’Italia. C’è chi assicura, nel centrodestra, che Fora annuncerà la sua decisione entro pochissimi giorni. Resta una certezza: le acque sono molto agitate e in molti contestano il dirigismo del trio Prisco, Squarta, Romizi. Una cabina di regia che non sarebbe stata legittimata da nessuno e che fa crescere i mugugni tra coloro che sono stati lasciati per mesi all’oscuro di un’intesa a favore della candidata di Fdi. Basta farsi un giro per corso Vannucci e palazzo dei Priori per raccogliere il borbottio di alcuni consiglieri e dirigenti politici. Una situazione che potrebbe davvero riservare clamorosi colpi di scena.