Emergenza baby gang, è ora di intervenire: picchiato a Terni 63enne. Ore contate per un gruppo di ragazzi ternani dopo la violenta aggressione

C’è un video nelle mani della Polizia, un video che potrebbe consentire in pochi giorni di identificare tutti i protagonisti dell’ennesima aggressione avvenuta a Terni.  Un gruppo di diciottenni, tutti italiani, che nella serata di martedì 3 gennaio, nel quartiere di Gabelletta, hanno picchiato il titolare di un centro diagnostico, un uomo di 63 anni, nel disperato tentativo di strappargli di mano il telefonino con il quale aveva filmato la loro ennesima bravata. Infatti, i giovani erano saliti sul tetto della struttura sanitaria, di sua proprietà, quando un vicino lo ha avvisato. A quel punto, l’uomo – preoccupato che potessero cadere di sotto – si è avvicinato e avrebbe iniziato a filmare con il cellulare il gruppetto. Uno di loro si è avvicinato al 63enne cercando di strappargli di mano il telefonino ed ha cercato di cancellare il video ma non riuscendo ha provato a romperlo.  Il giovane, prima di scappare, ha colpito l’uomo più volte: prima al volto e poi, quando è caduto a terra, alla schiena con un calcio. Si è rialzato velocemente riuscendo a bloccare uno dei ragazzi e a riprendere il suo cellulare. Ha chiamato immediatamente la Polizia alla quale ha consegnato il cellulare e il giovane bloccato, che è stato identificato. Ora, all’intera baby gang sarà dato un nome e cognome e i protagonisti dell’ennesimo episodio di violenza dovranno fare i conti con la giustizia anche dopo la denuncia presentata da N.G., titolare del centro diagnostico in questione. Si tratta dell’ennesima aggressione violenta e immotivata che si registra a Terni, perpetrata da ragazzi la cui età va progressivamente diminuendo. Una piaga che colpisce tutta l’Umbria, da Terni a Perugia, senza differenze al contesto sociale di appartenenza. Ciò che preoccupa maggiormente è la violenza gratuita diventata quasi una normalità per molti ragazzi che “giocano” a fare i grandi a spese degli altri, siano essi coetanei o anziani. Ogni occasione è motivo per misurarsi con se stessi e con gli altri, e la forza delle baby gang è proprio l’agire in gruppo. Noia, frustrazione e disvalore sociale sono gli ingredienti principali che fanno da collante in questi gruppi sui quali si fonda il senso di appartenenza. Dopo i recenti fatti, nessuno può più voltarsi dall’altra parte.