Lotta al virus, in Umbria massimo picco tra quindici giorni. Diminuiscono i nuovi casi settimanali Covid

Ieri in Italia sono stati superati i 10 mila contagi come non succedeva a maggio. In alcune regioni vengono riaperti reparti dedicati al Covid e tanti letti vengono aggiunti nelle rianimazioni, come durante le fasi peggiori di questa emergenza. C’è però una speranza che gli esperti stanno accarezzando in queste ore:  che il picco si tocchi presto, possibilmente prima del 7 dicembre, per evitare che dispieghi i suoi effetti sugli ospedali proprio sotto Natale, con conseguenti restrizioni che scatterebbero nel periodo delle feste. Una speranza che viene coltivata anche in Umbria dove la percentuale di positivi non tende a diminuire. Una previsione che consegna agli umbri un pò di ottimismo arriva dal fisico sperimentale dell’Università degli Studi di Perugia Luca Gammaitoni, che da quando è iniziata la pandemia sta seguendo l’evoluzione attraverso modelli matematici. Se non ci saranno “fatti nuovi”, l’epidemia di Covid-19 in Umbria ” si sta avviando verso il raggiungimento del massimo del quinto picco”, caratterizzato da un “ancora basso numero di contagiati, molto minore della seconda e terza ondata che sono state molto violente, e da un relativamente basso numero di ospedalizzazioni”. Sono le considerazioni dell’esperto fisico sperimentale che sottolinea come ” in questa dinamica l’Umbria è messa meglio della media italiana e precede la curva epidemica nazionale di circa due, tre settimane”. ” E’ importante osservare – afferma Gammaitoni – che oltre il novanta per cento dei contagiati è caratterizzato da persone che non hanno completato il ciclo vaccinale. Rilevante anche il contributo dei giovani e giovanissimi che hanno abitudini sociali che li portano ad incontrare un numero medio di persone più alto degli adulti”. Il fisico ha quindi sottolineato che ” per trascorrere almeno in Umbria un Natale in serenità è importante vaccinare con ciclo completo il maggior numero di persone e mantenere un atteggiamento prudente in luoghi chiusi e affollati”. Andrea Crisanti, professore ordinario di microbiologia all’Università di Padova, per tanti anni medico e docente a Perugia, intervenuto alla trasmissione televisiva “Otto e mezzo” condotta da Lilli Gruber, ha detto che ” l’Italia arriverà a 20 mila contagi al giorno. Per lui l’unica cosa da fare ” è accelerare con le terze dosi. Si parla di no vax, ma la vera battaglia è sulle terze dosi”.  In Umbria sono stati 2.126 coloro che hanno ricevuto la dose aggiuntiva di vaccino Covid ieri, complessivamente 68.743 persone, pari all’ 8,53% del totale. Nel frattempo, dal monitoraggio della fondazione indipendente Gimbe emerge che nella settimana tra il 10 e il 16 novembre sono diminuiti del 13,5% in Umbria i nuovi casi di Covid rispetto a quella precedente. Sicuramente si tratta di un bel segnale.