Operazione antidroga della finanza a Perugia: 5 arresti di cui 4 in carcere. In manette dipendente comunale che trasportava la droga

Sei misure cautelari sono state eseguite dalla guardia di finanza del comando provinciale di Perugia nel corso di un’indagine sulla spaccio di droga che in due mesi ha permesso di documentare cessioni pari a 1700 grammi di hashish e 800 di cocaina. Per quattro indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per uno gli arresti domiciliari e per un’altra l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Si tratta di persone di origine italiana, albanese e dominicana, tutti residenti nella provincia di Perugia. L’indagine ha preso avvio da una segnalazione della polizia municipale di Perugia che sospettava irregolarità in relazione al rifornimento di carburante di un mezzo di proprietà del Comune, utilizzata da un dipendente, assunto con la qualifica di operaio. I successivi accertamenti svolti dal nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Perugia hanno fatto emergere rapporti con un soggetto, proveniente dalla Campania, già detenuto a Perugia e ammesso al lavoro all’esterno che a sua volta era in contatto con altri, ex reclusi a Capanne e pure destinatari di misure alternative, considerati dediti allo spaccio. Dall’indagine sono quindi emersi “gravi” elementi indiziari che hanno portato le fiamme gialle a ipotizzare che il dipendente comunale avrebbe avuto un ruolo nell’approvvigionamento e trasporto della droga, utilizzando proprio il mezzo che il Comune di Perugia  gli aveva affidato per svolgere la sua attività, anche in orari lavorativi. Per tali compiti, si legge in una nota diffusa dalla Procura,  sarebbe stato ricompensato con droga di cui egli stesso sembra facesse uso. Il personaggio centrale dell’indagine, che avrebbe avuto il compito di gestire l’attività di spaccio, sarebbe stato il detenuto “ammesso al lavoro all’esterno” di origini campane, pluripregiudicato e attualmente dimorante in Umbertide.