Pd, Verini asserragliato prepara il congresso

PERUGIA – Il commissario Walter Verini è asserragliato nel fortino di via Bonazzi e come aveva annunciato, si prepara a gestire la fase congressuale. Lo fa con una lettera indirizzata ai segretari cittadini, nella quale detta l’agenda dei prossimi mesi, per arrivare a congresso di febbraio – marzo. Un percorso che rischia di essere più simile ad un’ordalia, se non dovesse arrivare un chiaro segnale di svolta.

Care e cari,

dopo l’appuntamento di Bologna, durante il quale l’assemblea nazionale del PD ha approvato un nuovo Statuto, si è tenuta a Perugia la riunione dei segretari PD delle città dell’Umbria, che è stata conclusa dal responsabile dell’Organizzazione nazionale del partito Stefano Vaccari. In quella riunione abbiamo definito una proposta di percorso che ci porterà fino allo svolgimento del congresso regionale e che in sintesi riassumo così:

1) Dare vita da subito ad una discussione molto libera, a dibattiti aperti con tutti i nostri militanti ed elettori, sindaci e amministratori, con forze vive e vitali della sinistra e del centrosinistra, della società, con forze sociali, culturali e del volontariato per rinsaldare le ragioni profonde del ruolo del PD in questa regione, dopo le gravissime sconfitte elettorali e politiche degli ultimi anni culminate con quella alla Regione. Una sconfitta storica e simbolica, dentro la quale quel 22.3% riportato dal partito può essere una base per ripartire e rigenerarsi.

2) Contestualmente riprendere il lavoro di tesseramento 2019, anche questo in modo aperto, attraverso momenti di presenza del PD nelle piazze, nei luoghi pubblici, in un rapporto diretto con i cittadini. In questa settimana il PD regionale provvederà a una verifica delle tessere a suo tempo consegnate, di quelle versate e di quelle da versare.

3) Prevedere la fine di questa campagna di adesione attorno alla metà di gennaio 2020,

così da poter tenere i congressi di circolo e delle città entro i primi dieci giorni di febbraio.

4) Scadenzare la celebrazione del Congresso regionale tra la fine di febbraio ed i primi dieci giorni di marzo.

Nel corso del dibattito, come in altre occasioni di confronto cui ho partecipato (es. attivo comunale di Perugia) alcuni segretari hanno proposto di dare più tempo, di prevedere –

prima della conclusione dei congressi – momenti di dibattito molto più aperti, non immediatamente vincolati alle scadenze congressuali. Credo sia molto comprensibile il motivo di questa esigenza e tuttavia penso che si debba fare uno sforzo perché

le due cose possano stare insieme, prevedendo anche iniziative regionali e cittadine sul modello di quella svolta a Bologna.

Questo è vitale, proprio nel momento in cui nelle piazze e nelle regioni di tutta Italia si stanno mobilitando decine e decine di migliaia di cittadini: sarebbe davvero un errore se non aprissimo una discussione sulla situazione politica del Paese, sull’Umbria, sul futuro senza connetterci – oltre che al nostro interno – con tutto quanto c’è fuori di noi.

Invito i segretari cittadini (o i commissari o i “reggenti-coordinatori”) a fare una verifica puntuale dello stato effettivo dei nostri circoli. Su circa duecento sulla carta, neppure la

metà risultano attivi (da tanto tempo: salvo che in qualche occasione elettorale e congressuale). Si tratta di un problema politico, naturalmente, ma anche organizzativo: nel corso della riunione è emersa la necessità di verificare anche la dimensione territoriale dei

circoli, procedere ad accorpamenti, sulla base delle decisioni che ogni Unione Comunale prenderà.

Naturalmente, sarà fondamentale utilizzare al meglio tutti i nuovi spazi offerti dal nuovo Statuto, sia per un tesseramento aperto e trasparente, sia per forme di partecipazione

politica e democratica diretta, fisica, ma anche on-line alla vita del partito ed alla Politica.

Nei prossimi giorni, sempre insieme ai segretari cittadini, definiremo tutte le modalità operative e le procedure regolamentari (compreso un regolamento del Congresso sulla base dello Statuto) per aprire questa nuova stagione del PD dell’Umbria al termine della quale – come ha detto nelle conclusioni il Responsabile Organizzazione Vaccari – “la società umbra dovrà avere la netta e chiara percezione che il PD del futuro sarà una cosa radicalmente diversa dal passato”.