Perugia, dottoressa indagata per le certificazioni di esenzione dal vaccino Covid.

Un medico della provincia di Perugia è indagato nell’ambito di alcuni accertamenti in corso da parte dei Carabinieri del Nas su certificati di esenzione della vaccinazione Covid rilasciati ad alcuni pazienti. Falso ideologico il reato che verrebbe contestato. La notizia è riportata dal sito cattolico “La nuova bussola quotidiana”. L’indagine è coperta da un riserbo assoluto. Il fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica verterebbe in particolare su alcuni certificati di esenzione in merito alla veridicità dei quali sarebbero emersi dei dubbi. Sarebbero state sequestrate 25  cartelle cliniche di altrettanti assistiti. In base a quanto appreso dall’Ansa non è escluso che il procedimento riguardi già altri. Non è però ancora chiaro se si tratti di un filone d’inchiesta vero e proprio. “Non mi pento: esenterei ancora dal vaccino quei miei pazienti”, ha detto il medico alla “Nuova bussola”. ” Ho documentato tutto – ha aggiunto – anche i consulti degli specialisti. Non sono no vax, ma come medico ho il diritto-dovere di valutare il principio di prudenza quando ci sono fattori di rischio”. Naturalmente si tratta di una indagine particolarmente delicata e gli accertamenti della Procura della Repubblica di Perugia sono in fase preliminare. L’ indagata si mostra comunque tranquilla e in una intervista rilasciata sempre al sito “La nuova Bussola Quotidiana” afferma che ” semmai il reato lo hanno commesso quei medici che avrebbero dovuto esentare i pazienti a rischio, i quali poi hanno avuto una reazione avversa grave”. E poi ribadisce: ” L’unico motivo che mi ha spinto a esentare questi miei pazienti è stato un sacrosanto principio di prudenza, di sicuro non si tratta ‘di esenzioni facili’ men che meno di mercato delle esenzioni”. La dottoressa ci tiene poi a chiarire di non essere un medico no vax: ” Sono vaccinata, ho fatto vaccinare la mia famiglia, ho vaccinato i miei pazienti, ma non posso tacere che di fronte a fattori di rischio particolari, una vaccinazione come questa potrebbe essere controproducente”. Si dichiara pronta a chiarire tutto davanti all’autorità giudiziaria se sarà convocata per essere interrogata.