Puzzle Comunali, Narni e Todi centrodestra compatto. Centrosinistra perde pezzi, domenica primarie

A Narni il centrosinistra ha scelto le primarie mentre il centrodestra sta per chiudere l’accordo su un candidato sindaco donna.  Narni, insieme a Todi, sono le città più importanti dell’Umbria che andranno al voto a fine maggio. A Narni il centrosinistra mantiene ancora un significativo bacino elettorale, a Todi il centrodestra è sicuro di fare il bis con il sindaco uscente. Domenica prossima, 3 Aprile, a Narni, tra Lorenzo Lucarelli e Marco Mercuri sarà testa a testa: quindici i seggi allestiti, cento volontari impegnati e gazebo aperti dalle 8 alle 20. A sfidarsi per la candidatura a sindaco della coalizione di centrosinistra saranno quindi il socialista Marco Mercuri, vicesindaco attuale, e Lorenzo Lucarelli del Pd, attuale assessore. Insomma, primarie aperte tra due membri della giunta De Rebotti. Domenica sera si conoscerà ufficialmente il candidato del centrosinistra. A promuovere le primarie, oltre al Pd e Psi, anche M5S, Sinistra italiana, Articolo 1, Leu, Verdi e Civica De Rebotti. Il centrodestra, a sua volta, sta per prendere la decisione: Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia avrebbero deciso di convergere, insieme ad un paio di liste civiche, su Cecilia Cari, 53 anni. Si tratta di una donna conosciuta sul territorio, con un passato di presidente dell’associazione commercianti “Narni insieme” e attualmente impegnata nella gestione di un’attività commerciale a Narni scalo. In realtà non si affaccia sul panorama politico per la prima volta: si è già candidata in una lista civica guidata da Gianni Daniele, confluito poi nella Lega di Salvini. A Todi il Pd sceglie di non fare le primarie e converge sull’avvocato Fabio Catterini, indicato da CiviciX. Il segretario regionale Tommaso Bori aveva auspicato (primissimi giorni di febbraio) di ripetere a Todi il “modello Assisi”, cioè un “campo largo capace di coinvolgere le forze politiche e civiche in un percorso di rilancio e ricostruzione”. Più che allargarsi però il centrosinistra sembra perdere pezzi: si allontana definitivamente il movimento civico di Floriano Pizzichini e non entrano in coalizione Azione e Italia Viva. Sarà quindi una sfida tra avvocati, con Antonino Ruggiano dato per favorito e Fabio Catterini pronto a smentire i pronostici della vigilia. Resta però – e questo rappresenta un serio passo indietro rispetto ai mesi scorsi – l’incapacità del Pd di costruire una coalizione larga e condivisa, capace concretamente di rubare spazio elettorale al centrodestra. Oltre a Narni e Todi, in Umbria si voterà anche a Deruta, Cascia, Valtopina, Monteleone di Spoleto e Poggiodomo. Di questi, i tre comuni più interessanti sono sicuramente Deruta, Cascia e Valtopina. A Deruta in molti danno per scontata la vittoria del Sindaco uscente Michele Toniaccini, che cinque anni fa ha battuto Giorgio Moretti , Lara Zinci e Rossella Pomanti con il 48,2% dei consensi. A Cascia si va verso la riconferma dell’attuale primo cittadino Mario De Carolis. A Valtopina – attualmente commissariato – torna in pista Lodovico Baldini che cinque anni fa si aggiudicò le elezioni con il 75,6% dei voti. L’estate scorsa Baldini fu sfiduciato con una mozione firmata da tutti i consiglieri di opposizione insieme a tre di maggioranza. Più o meno la stessa cosa avvenuta nel più piccolo comune dell’Umbria, Poggiodomo, dove nel giro di pochi giorni l’ex sindaco Emilio Angelosanti si ritrovò senza giunta e consiglio. Infine Monteleone di Spoleto: Marisa Angelini, sindaco uscente, non molla e molto probabilmente vincerà di nuovo le elezioni. Naturalmente si tratta di piccole realtà con poco significato politico: poco più di 500 abitati Monteleone di Spoleto, quasi 1.400 Valtopina, un centinaio Poggiodomo.