Spoleto, 70enne arriva all’ospedale con forti dolori al torace: muore dopo poche ore. L’ Usl 2: “Gli esami diedero esito negativo”

ULTIM’ORA – Fu preso in carico dal cardiologo, presente fino alle ore 22,  il settantenne morto per infarto all’Ospedale di Spoleto e gli esami a cui fu sottoposto diedero esito negativo”. Lo specifica la direzione dell’Usl Umbria 2, comunicando di aver attivato un’indagine interna per verificare quanto accaduto il 23 febbario scorso nella struttura spoletina.  Al momento – riferisce la stessa Usl – non vi è stato alcun interessamento della magistratura da parte dei familiari. Da una prima sommaria indagine, ” il paziente è giunto al Pronto soccorso di Spoleto per riferito dolore  toracico /epigastrico da quattro giorni. Il personale del 118 sin dal primo momento sull’ambulanza ha praticato un primo elettrocardiogramma che non ha diagnosticato alcun infarto in atto e, durante la permanenza, l’uomo è stato preso in carico dal cardiologo presente a Spoleto fino alle ore 22, che ha effettuato tutti gli esami di rito, negativi”. Il paziente, spiega l’Usl 2 è stato monitorato e sono stati consultati sia i cardiologi di Foligno sia la Utic dell’Azienda Ospedaliera di Terni in seguito ad aumento “aspecifico” della troponina, i quali, valutando l’elettrocardiogramma, ” hanno stabilito che non vi era indicazione a ricovero urgente presso un reparto specialistico”.

E’ arrivato con forti dolori al torace all’Ospedale di Spoleto ma è morto poco dopo. Un settantenne è deceduto dopo che gli era stato ipotizzato un possibile infarto, visti i forti dolori al torace. Il 70enne è stato anche sottoposto ad un elettrocardiogramma dai sanitari del 118 durante il trasporto in ambulanza. Al Pronto soccorso del San Matteo degli Infermi di Spoleto è stato visitato da un cardiologo che è rimasto in servizio fino alle ore 22. Fatto sta che il paziente è deceduto poco dopo. Una vicenda che rischia di riaccendere le polemicche sulla sicurezza dell’Ospedale di Spoleto. Certo è difficile immaginare un nosocomio della rete di emergenza-urgenza (Dea di Primo livello) senza la presenza di un cardiologo dopo le ore 22. Più volte gli spoletini, le varie associazioni e i sindacati hanno denunciato la carenza di personale al San Matteo degli Infermi e tra i servizi carenti è stato messo l’accento proprio su quello di cardiologia. Sulla vicenda, questa mattina, è intervenuta anche la governatrice dell’Umbria Donatella Tesei che ha chiesto ai vertici regionali della sanità di “attivare tutte le forme di indagine interna previste dalla legge al fine di ricostruire celermente quanto accaduto e individuare eventuali responsabilità e, nel caso, di accertare inadempienze, adottare immediatamente i provvedimenti conseguenti”. Ma lo stesso personale medico del San Matteo degli Infermi ha inviato una lettera alla direzione generale dell’Usl Umbria 2 ricordando che più volte sono state sottolineate le criticità legate alle condizioni della Cardiologia di Spoleto, con i vertici dell’Azienda sanitaria consapevoli delle carenze denunciate. Anche in occasione del Consiglio comunale aperto sul futuro dell’Ospedale il problema fu portato all’attenzione dei vertici della sanità regionale.