Città di Castello, istituzioni in trasferta per promuovere il tartufo: ottimo risultato

CITTA’ DI CASTELLO – E’ buono il bilancio della trasferta romana che ha portato l’assessore al Turismo e Commercio di Città di Castello Riccardo Carletti, il presidente della Comunità Montana Mauro Severini, il consigliere delegato alla Promozione del Tartufo Luigi Bartolini, sulla terrazza panoramica del DOM di Roma nel ristorante Achilli dello chef stellato Massimo Viglietti. L’appuntamento era con la stampa della capitale a cui con la collaborazione della Camera di Commercio di Perugia e dell’agenzia Mg-logos.
“Un’eccellenza come la trifola dell’Alto Tevere suscita un forte interesse non solo negli appassionati di cibo, ma anche negli operatori dell’informazioni che ricercano vere e proprie esperienze di viaggio da ricordare e raccontare” dichiarano l’assessore al Turismo e Commercio Riccardo Carletti, il presidente della Comunità Montana Mauro Severini e il consigliere delegato Luigi Bartolini. “Per questo abbiamo presentato il programma dell’edizione n. 39 a giornalisti che collaborano con testate specializzate in cbo, eventi, territorio, particolarmente sensibili alle caratteristiche della nostra manifestazione, dove convergono elementi diversi in grado di incuriosire pubblici diversi, che non possono perdersi una città in cui lo spettacolo del tartufo, dell’arte classica e contemporanea, e della musica sono al centro di un intero fine settimana”.
Roma è stata l’occasione anche per illustrare cosa si sta muovendo in vista della 39° edizione. A Città di Castello, 40mila abitanti e 2000 tartufai, torna dall’1 al 4 novembre la Mostra Mercato Nazionaleche per quattro giorni celebrerà tutte le varianti del tartufo ed in particolare la trifola dell’Alto Tevere umbro. Anche quest’anno ad animare il centro storico saranno numerose le iniziative che vanno dai mercati artigianali alle degustazioni, dai laboratori del gusto agli show cooking, fino alla gara di cani da tartufo. Un esercito di cavatori, circa un tifernate ogni venti, che fa di Città di Castello, soprattutto nella stagione clou di questa produzione, una fabbrica vera e propria di tutte le taglie e per tutte le tasche.
A fare da fil rouge sarà naturalmente la conoscenza diretta di questa autentica eccellenza regionale, che da sempre cresce sul territorio con le sue diverse varianti stagionali. Non a caso, lo slogan scelto per l’appuntamento del 2018 è “Le quattro stagioni del Tartufo”, a dimostrazione di un’area fortemente vocata e in grado di offrire questo prezioso fungo ipogeo tutto l’anno: accanto alla trifola infatti, il celebre Tuber Magnatum Pico, protagonista della stagione autunnale, e quindi della Mostra, in queste stesse terre è possibile trovare il nero pregiato (Tuber melanosporum) durante l’inverno, il bianchetto, o marzuolo (Tuber borchii), in primavera e il tartufo nero estivo, o scorzone (Tuber aestivum), nel periodo più caldo dell’anno.
.Ma la valorizzazione della produzione non è l’unico tema al centro della 39^ Mostra del tartufo tifernate. Grazie al lavoro degli organizzatori – il Comune di Città di Castello, l’Associazione Mostra del Tartufo e la Comunità Montana Alto Tevere Umbro – con gli enti pubblici locali, tra cui la Camera di Commercio di Perugia, all’interno della fiera è stato messo infatti a punto un massiccio programma di attività che punta a valorizzazione in chiave turistica tutto il patrimonio enogastronomico del territorio, con un occhio attento alle sue bellezze artistiche e architettoniche e al divertimento.
Tribuna d’onore ai mille e uno modi per conoscere acquistare, degustare la trifola dell’Alto Tevere, protagonista della mostra mercato I sapori del Tartufo in Piazza Matteotti, dove il visitatore potrà avere un incontro ravvicinato con chi cerca e lavora la trifola dell’Alto Tevere, dal bosco alla tavola una grande varietà di pezzature e di prodotti al tartufo, per ogni gusto e per ogni tasca.
Trifola e musica è un tandem che la Mostra 2018 ha scelto per Sulle note del tartufo, sabato 3 novembre, una serata di divertimento musicale e culinario nel centro storico, punteggiato da esibizioni musicali e degustazioni a tema.
Grande attrazione della presentazione romana è stata il giovanissimo cavatore di tartufi Lorenzo Busatti, 25 anni, di cui 165 trascorsi in mezzo ai boschi con il suo cane e gli attrezzi del mestieri. Colpa del nonno, che fin da piccolo, gli ha fatto vivere la magia della campagna appenninica. “Lorenzo è la prova vivente che il tartufo sia un patrimonio dell’umanità. Nella sua visione il tartufo ha un’aura poetica, l’amore per l’ambiente e la consapevolezza di come salvaguardarlo. Come l’acqua, la trifola è irriproducibile, per cui i cavatori ne sono anche i custodi” dichiarano Carletti e Severini, davanti al racconto di Lorenzo, che nei mesi buoni ogni mattina di alza all’alba per andare a trovare il tartufo e lo fa soprattutto “perché mi fa stare bene”.
Quanto al programma: accanto al salone e al mercato interamente dedicati del tartufo, ci saranno anche quelli sul vino (a cura di Ais), sull’olio (con l’Università di Agraria di Perugia), sulla biodiversità (a cura dell’associazione Pro bio), sulle eccellenze nazionali (Sapori d’Italia in Piazza Gabriotti) e quelle umbre (Profumi e sapori del territorio). I menù dei Piatti della tradizione saranno preparati condegustazioni a tema da Slow Food, ma il focus sulla cucina prevede anche i Menù d’autore nel circuito dei ristoranti del club del Tartufo e la diffusione di un ricettario (cartaceo e disponibile sul sito della manifestazione) creato ad hoc con ingredienti e modalità di preparazione dei piatti tipici a base di trifola altotiberina. Ad arricchire il tutto, la possibilità di godere delle opere di grandi artisti come Raffaello, Luca Signorelli e Alberto Burri in un viaggio nell’Umbria medievale, tra Rinascimento e arte contemporanea: grazie alla Card Musei, gli amici del Tartufo avranno un ingresso agevolato ai tre musei di Burri e alla Pinacoteca comunale.
Saranno quindi quattro giorni all’insegna del gusto e della cultura tra prodotti tipici e tradizioni regionali, insieme ai grandi chef del panorama umbro e italiano che con la loro creatività interpreteranno la trifola nello spazio Showcooking White Truffle, un punto di incontro tra gourmet e pubblico. Per i più audaci, infine, la 39^ Mostra Nazionale del tartufo bianco di Città di Castello organizza avventurose escursioni nei boschi dell’Appennino alla ricerca del prelibato Tuber Magnatum Pico. Una vera e propria ‘caccia’ in compagnia dei tartufai per toccare con mano le tecniche della cavatura.

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