Corciano, da Mantignana a Capo Nord in bici per regalare un sogno

“Quando arriva un male che non dà preavviso entri in un viaggio per il quale non hai fatto le valigie. Non sai cosa troverai né dove ti porterà. Questo viaggio Mantignana – Capo Nord in bici è un po’ questo. Poi, non c’è ricchezza più grande che veder sorridere i bambini e leggere nei loro occhi la voglia di sognare e essere protagonisti della loro vita”. A dirlo Giuseppe Paolino, atleta delle imprese impossibili, nell’imminenza del suo prossimo viaggio. Il 15 luglio, infatti, partirà dal centro di Mantignana diretto a Capo Nord, dove arriverà alla fine di agosto. Attorno al progetto è già crescente l’interesse della comunità e delle istituzioni corcianesi, con l’assessore allo sport Francesco Cocilovo in testa, vista anche la finalità benefica dell’evento. Il rientro a Corciano di Giuseppe è previsto il 1 settembre, nell’ambito della Festa paesana, a cui seguirà la consegna dei fondi ricavati al reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. La scelta del destinatario ha a che fare con la vita di questo ciclista unico. “Il mio papà si è dovuto arrendere al cancro – racconta – ha lottato con tutte le sue forze ed è morto tra le mie braccia dopo 6 mesi di lotta, con dignità, dicendo che anche se lui non ce l’avrebbe fatta un giorno si sarebbe trovato il modo di sconfiggere questo ingombrante avversario. Dopo la sua morte è toccato a me affrontare un viaggio molto doloroso ed incerto ed ho trovato nello sport un grande alleato”. Figlio di un imprenditore e imprenditore lui stesso, Giuseppe, che dal 2006 risiede a Corciano – perché, dice ancora, “credo sia giusto far crescere mio figlio in un ambiente dove ancora si può vivere la socialità” – ha sempre praticato sport con risultati lusinghieri. “Da piccolo ho ottenuto grandi successi nel tennis e nella corsa, da grande, dopo i duri viaggi per la mia salute, ho iniziato a partecipare a manifestazioni dove la sfida è massima. Ho corso ad esempio la Titan, 780 km nel deserto del Marocco e mi sono piazzato al 12 posto su oltre 800 atleti partecipanti e tra il 2018 e il 2022 sono diventato Campione Regionale di Ciclocross per due anni consecutivi e Campione Regionale Marathon MTB; ho anche ottenuto la vittoria di categoria nella Hero a Dubai e un anno fa ad Assisi sono stato premiato come eccellenza sportiva umbra dell’anno”. L’idea di arrivare fino a Capo Nord in bicicletta scatta comunque “circa 8 mesi fa, per mettere in atto un altro insegnamento del mio papà – spiega ancora – che essere in tanti a sognare, amplifica i sogni. Ho pensato così ad un viaggio con tante avversità da raccontare e far vivere grazie ai social (sulla pagina di Giuseppe tutte le indicazioni per partecipare alla raccolta fondi – ndr). Può essere una formula che funziona per sensibilizzare soprattutto i più giovani a unirsi per sognare insieme”. Il progetto ha trovato l’appoggio e la condivisione dei medici del Santa Maria della Misericordia di Perugia, Fabio Gori, primario di anestesia e Fabrizio Caniglia  del reparto oncologico, nonché dell’amico Fabio Panciarola, papà di Giorgia, morta a soli 19 anni in un incidente stradale a San Feliciano mentre si recava a scuola, fondatore della “Giorgissima”, gara podistica sulle sponde del lago Trasimeno sempre con finalità benefiche. “Voglio credere che gli Angeli  vicino a noi ci aiutano a rendere possibile l’impossibile – conclude Giuseppe – da genitore trovo bellissimo insegnare ai figli il buono della vita e la vita vista non solo con due occhi ma con tanti occhi è ancora più bella!”.