«Il disagio psicologico colpisce tutti». Il nodo dei servizi, ma dai progetti arrivano risposte importanti

Nel pieno della fase post pandemia si fa ancora sentire anche in Umbria l’onda lunga degli effetti del Covid-19, con il disagio psicologico «che in modo diverso ma con percentuali simili, colpisce giovani, adulti e anziani». Lo sottolinea David Lazzari, presidente dell’Ordine degli Psicologi dell’Umbria che prosegue il proprio impegno sul supporto ai cittadini, nonostante un contesto complesso. I dati nel pre-pandemia indicavano l’Umbria fra le regioni con maggior uso di antidepressivi. A questo proposito Lazzari spiega che «purtroppo i servizi pubblici faticano a dare risposte, soprattutto in campo psicologico, e il ricorso ai farmaci è causato anche da una carenza di servizi psicologici pubblici». «Ci sono molte più richieste nel privato – prosegue -, ma sono tanti quelli che non possono permetterselo». Un aiuto concreto ai cittadini arriva da progetti e protocolli nazionali sviluppati a livello locale. Come quello che ha portato la figura dello psicologo nelle scuole. Sottoscritto nel 2020 tra Miur e Cnop, ha avuto in Umbria grande adesione grazie al coordinamento tra Ordine e Ufficio Scolastico Regionale, anche grazie alla sensibilità dei Dirigenti scolastici. La coordinatrice del gruppo di psicologia scolastica, Elena Arestia, spiega che «dopo 3 anni di lavoro, per la maggior parte delle scuole monitorate, c’è un grande livello di soddisfazione per le attività messe in campo dagli psicologi». Non sono mancate le difficoltà, soprattutto per il nodo dei fondi, ma i risultati sembrano incoraggianti. «Gli psicologi dichiarano che in questi anni post pandemici, le richieste a scuola sono progressivamente aumentate, non solo da parte degli studenti, che hanno accolto favorevolmente la possibilità di poter avere un professionista con cui liberamente confrontarsi e parlare di sé, ma anche da parte di docenti e familiari, sempre più bisognosi di essere supportati o indirizzati verso percorsi di resilienza personale ma anche verso percorsi formativi specifici». Il progetto sarà al centro del convegno La psicologia scolastica e territoriale in Umbria, che si terrà lunedì 26 giugno (dalle 15) alla sala Brugnoli di palazzo Cesaroni. «Si mostreranno dati e attività di lavoro messe in campo in sinergia tra diversi professionisti che si occupano della crescita dei ragazzi, sotto diversi aspetti, al fine di generare riflessioni e proposte attuative che prendano sempre più in considerazione il bisogno delle nuove generazioni di essere ascoltate, accolte nelle loro specificità, bisogni e supportate adeguatamente nelle diverse fasi della loro crescita», aggiunge Arestia.
Parallelamente l’Ordine degli Psicologi, che si è riunito proprio qualche giorno fa nella sua sede di Ponte San Giovanni, porta avanti anche altre attività. Come lo Psicologia Umbria Festival, appuntamento nazionale che attira sempre più cittadini per i temi di interesse generale. La nuova edizione si terrà ad ottobre e il filo conduttore sarà “Psiche e vita”, ovvero «come la dimensione psicologica fa la differenza nei diversi ambiti della vita, studio, lavoro, relazioni, salute», sottolinea Lazzari. Ci saranno eventi nelle diverse città della regione dal 9 al 15 ottobre. Confermati Incontri con la popolazione, laboratori e momenti di approfondimento.