Imprese manifatturiere in crescita in Umbria

PERUGIA – In Umbria c’è un settore che è in crescita. Si tratta del comparto manifatturiero, che a partire dalla fine del 2017 ha registrato dati positivi per quanto riguarda la produzione, fatturato e ordinativi, secondo un’indagine di Unioncamere Umbria, realizzata su un campione di 261 imprese manifatturiere e 158 imprese della piccola e grande distribuzione del commercio. Anche l’occupazione sia a livello tendenziale che congiunturale cresce, mentre sono in calo del 2,3 per cento gli ordinativi esteri confrontati con il trimestre precedente di quest’anno. Tirano anche l’industria meccanica, l’elettronica, i metalli, il tessile mentre soffre l’industria del legno e la chimica. Soddisfatto parzialmente il presidente di Unioncamere Mencaroni, che afferma: «La strada intrapresa è quella giusta, ma il commercio sembra ancora faticare». Per quanto attiene al commercio, in miglioramento nel mese di dicembre, sebbene nel complesso riporta un segno meno nell’ultimo trimestre, ma le vendite sembrano andare meglio almeno nel confronto congiunturale  e il prezzo delle vendite conferma la congiuntura positiva dello scorso trimestre e cresce.

«I risultati di questo ultimo trimestre sembrano dimostrare che la strada intrapresa è quella giusta e che, forse, ci stiamo pian piano lasciando alle spalle il periodo peggiore», commenta il segretario generale di Unioncamere Umbria, Giuliana Piandoro. «Ci si augura che il manifatturiero mantenga questa congiuntura positiva nel tempo e che gradualmente possa migliorare anche la situazione del commercio che sembra ancora faticare, nonostante alcuni segnali di ripresa. È su queste basi e con questi presupposti che è necessario puntare e diffondere ancora di più il Piano Impresa 4.0 con le agevolazioni e le opportunità di finanziamenti a disposizione delle imprese. Finanziamenti, però, che non risultano ancora molto utilizzati dalle imprese nella nostra regione. L’indagine ci restituisce uno scenario di imprese che investono poco e nell’ultimo anno sembrano aver investito ancora meno, dobbiamo capire il perché e intervenire anche con gli strumenti che il Governo ha affidato alla gestione delle Camere di commercio».

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