Montefalco, l’opposizione all’attacco: “Il consiglio non convocato da oltre un mese: gravissimo”

MONTEFALCO – “È passato più d’un mese da quando il Sindaco Luigi Titta, durante il Consiglio Comunale d’insediamento, ha dichiarato di fronte ai cittadini che a breve ci sarebbe stata una nuova riunione dell’assise comunale, per discutere degli indirizzi politici. Ci aspettavamo una convocazione a breve termine, che invece non è ancora arrivata, il ché è molto grave: i cittadini sono all’oscuro di quali siano gli impegni che questa amministrazione intende assumersi pubblicamente e formalmente. Ciò svilisce il senso delle istituzioni democratiche”, lo dicono i consiglieri d’opposizione Vincenzo Riommi, Daniele Morici, Roberto Micanti e Monia Scarponi.

“Ma c’è di più. Secondo l’opposizione, le criticità del Comune di Montefalco sono talmente gravi che la mancata discussione pubblica sugli indirizzi politici, di per sé inaccettabile, sembra quasi un problema di second’ordine. “La normativa sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio (art. 175, comma 8, art. 193 del TUEL) prescrive che la verifica degli equilibri e l’eventuale riassestamento vengano approvati in Consiglio entro il 31 luglio di ogni anno. Non farlo equivale a tutti gli effetti di legge alla mancata approvazione del bilancio di previsione, con conseguente rischio dell’intervento di un commissario ad acta e l’eventuale scioglimento del Consiglio Comunale (art. 193, comma 4, art. 141 del TUEL)”.

“Vista l’imminenza di questa scadenza, come mai non è ancora stato convocato il Consiglio?”. Si chiedono i componenti del gruppo “Siamo Montefalco” che, intanto, fanno sapere che in data 15 luglio hanno depositato in Comune un sollecito scritto, indirizzato al Sindaco e all’Assessore al Bilancio, affinché si provveda all’urgente convocazione dell’organo consigliare, entro e non oltre il 31 luglio (come prevede la legge).

“Temiamo che dietro ai ritardi ci sia in realtà una situazione fortemente critica dell’ente, che l’amministrazione sta tentando ancora di nascondere o minimizzare. Il Comune è paralizzato, dato che in cassa mancano persino i soldi per la manutenzione ordinaria e questo è sotto gli occhi di tutti: le segnalazioni di disservizi, situazioni di scarsa cura e sicurezza del territorio e delle strade nonché, in alcuni casi, di dissesto e rischio idrico e ambientale sono sempre più numerose e, purtroppo, inascoltate da parte dell’amministrazione. Riteniamo che per la maggioranza il tempo di assumersi la responsabilità sia passato da un pezzo. Certo è che noi non resteremo a guardare mentre si continua a fingere che sia tutto rose e fiori”.