Nilde Iotti, Borghesi: “Donna delle istituzioni determinante nell’Italia del dopoguerra”

PERUGIA – “Il 10 aprile di cento anni fa nasceva Nilde Iotti insegnante, primo Presidente donna della Camera dei Deputati dal 1979 al 1992, membro dell’Assemblea Costituente, parlamentare, personaggio carismatico, antesignana delle conquiste femminili che oggi siamo chiamate a difendere da rigurgiti di un passato che credevamo ormai sepolto ed ampliare per conquistare pienamente la parità tra uomo e donna in ambito professionale, economico e sociale”. Lo ricorda la Consigliera provinciale con delega alle Pari opportunità, Erika Borghesi sottolineando come il dramma che stiamo vivendo a causa del Coronavirus renda quanto mai attuale la figura di questa donna che fu determinante nella ricostruzione del nostro Paese dalle macerie della guerra.

“È necessario cogliere negli altri solo quello che di positivo sanno darci e non combattere ciò che è diverso, che è “altro” da noi. E’ una delle frasi più famose di Nilde Iotti – prosegue Borghesi – parole che risuonano profetiche in un’epoca in cui troppo spesso l’ “altro” è inteso come nemico da abbattere.  Attorno a Nilde Iotti, per decenni ha ruotato la vita istituzionale e democratica del Paese. Italia che ha onorato fino all’ultima seduta parlamentare avvenuta il 18 novembre 1999, quando annunciò le sue dimissioni da ogni incarico per gravi problemi di salute. Talmente gravi che pochi giorni dopo, il 4 dicembre, morì per un arresto cardiaco”.

“Nel corso di mezzo secolo, vissuto all’interno delle istituzioni repubblicane – ricorda ancora Borghesi -, Iotti fu promotrice della legge sul diritto di famiglia del 1975, della battaglia sul referendum per il divorzio (1974) e per la legge sull’aborto (1978). Tra le sue tesi a sostegno della legge sul divorzio, mi piace ricordare la sua frase: ‘La condizione dei figli in una famiglia tenuta insieme per forza, in una famiglia dove la violenza o, peggio, dico peggio, l’indifferenza sono alla base dei rapporti dei coniugi, è la peggiore possibile, e causa la devastazione della loro personalità’”.

“La Iotti – considera ancora la Consigliera provinciale – ricoprì la carica di Presidente della Camera, segnalandosi per grande capacità di equilibrio, di mediazione e di saggezza. Nel 1993 ottenne la Presidenza della Commissione Parlamentare per le riforme istituzionali. Nel 1997 venne eletta Vicepresidente del Consiglio d’Europa. La sua figura giganteggia a distanza di 20 anni dalla scomparsa, attuale ed emblematico, punto di riferimento per tutte le donne, ma soprattutto per chi, come me ricopre ruoli istituzionali. Le istituzioni, appunto, che vedono molte donne impegnate in prima linea come parte integrante della vita politica italiana. Costantemente mi vengono alla mente le parole che Nilde Iotti pronunciò durante una famosa intervista rilasciata a Enzo Biagi che gli chiedeva cosa consigliava a chi si avvicina per la prima volta alla politica e in particolare ai giovani parlamentari: ‘Competenza e professionalità, non importa se in ambito sociale o in agricoltura’ sollecitava la Iotti, sottolineando come sia necessario individuare il proprio ambito di intervento ‘per non ridursi a poco più di persone che alzano il braccio al momento di votare’. Rispetto per le istituzioni e per gli elettori vuol dire anche questo – conclude Erika Borghesi -. Il suo stile, fatto di rigore, eleganza e sobrietà resta quindi un esempio mirabile da guardare e imitare”.