Nuova moschea a Marsciano, “Marsciano Democratica” insorge

MARSCIANO – L’ipotesi di una nuova moschea nel territorio marscianese agita non poco i partiti. Il capogruppo di Marsciano Democratica Carlo Cavalletti, insieme a quella “Lavoro e Ambiente” e al “Movimento per la qualità della vita” esprimono il loro stupore e la loro netta contrarietà relativamente alla presunta osservazione al P.R.G. presentata dalla Comunità Islamica, per ottenere la Variante di destinazione d’uso di una struttura, da loro recentemente acquistata,da artigianale a luogo di culto che permetterebbe la costruzione di una Moschea”.

“Rimaniamo veramente basiti a fronte di come, dopo quanto successo pochi mesi fa in occasione della ipotetica realizzazione di una Moschea all’Ammeto, sia la Comunità Islamica che l’Amministrazione comunale non abbiano in alcun modo tenuto conto di quanto era stato concordato tra le forze politiche in Consiglio Comunale. Questa solita leggerezza da parte dell’Amministrazione ed in particolare del Presidente del Consiglio che “dovrebbe” garantire quanto si decide in Consiglio Comunale e non pensare a sue nuove collocazioni politiche, dimostra una volta di più la scarsa capacità di questa maggioranza di governare le situazioni che si creano nel territorio”.

“La mancanza di trasparenza e la totale (ma classica) inefficienza da parte della maggioranza nell’applicare quanto concordato nella seduta del Consiglio dello scorso 25 agosto, quando si era votato un dispositivo che impegnava l’Amministrazione a portare
avanti una seriedi iniziative volte ad affrontare tutta la tematica in modo serio e propositivo, ci fa pensare che si stia giocando con quelle che sono le esigenze e le legittime preoccupazioni da parte dei cittadini Marscianesi che si continua a  tenere sempre all’oscuro delle situazioni. Riteniamo legittime le preoccupazioni della popolazione soprattutto in un momento storico quale quello attuale e, come abbiamo sempre ribadito in ogni occasione e di fronte a qualsiasi problematica, non ci si può nascondere dietro ad un buonismo di facciata ma riteniamo necessario affrontare il problema da subito con l’informazione e la partecipazione dei cittadini che sono i veri soggetti deboli in queste situazioni. La partecipazione dei cittadini è sacrosanta e deve essere tenuta sempre nella massima considerazione. Ma tant’è, questo è il classico modo di procedere di questa amministrazione che da sempre si chiude in sé comeunica “tenutaria della verità” e non partecipa le sue intenzioni né con le altre forze politiche né, e questo è molto grave, con i cittadini che vivono nel territorio. Vogliamo inoltre sottolineare come questo tipo di insediamenti si vadano puntualmente a collocare nelle periferie popolari urbane o nelle cittadine industriali prossime al capoluogo,
sembrerebbe quasi consapevolmente per alimentare la guerra tra poveri che caratterizza anche le città europee negli ultimi anni ed inoltre ci piacerebbe conoscere, se esiste, quale sia la posizione del PD comunale, soprattutto visto quanto sta succedendo ad Umbertide dove la candidata a sindaco per il Partito Democratico si è presentata con la seguente dichiarazione sul centro islamico della sua città:“va ridiscusso e ridefinito l’utilizzo degli spazi nel rispetto della legge. Ad Umbertide non può esistere una Moschea e i locali del centro devono servire solo per chi vive ad Umbertide. Va ridefinito il protocollo sottoscritto tra le istituzioni, i cittadini devono essere protagonisti, devono conoscere ed essere consapevoli:  laddove non c’è chiarezza si alimenta la paura e la confusione”.

“Proprio per quanto sopra, come liste civiche, pur consapevoli che devono essere garantiti eguali diritti a tutte le confessioni religiose, esprimiamo la nostra netta contrarietà alla variante richiesta e ci adopereremo in ogni modo per riuscire a far si che venga garantita la piena partecipazione dei cittadini a scelte così importanti per il nostro territorio e soprattutto che venga rispettata, nel pieno rispetto delle leggi vigenti,la volontà della maggioranza della cittadinanza”.

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