Perugia, Fiorini al ministro Bonafede: “Cittadella giudiziaria non all’ex carcere”

PERUGIA – «Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che ha in mente la realizzazione di nove nuove cittadelle giudiziarie in varie città italiane, forse non ha ben chiaro cosa possa comportare realizzare una cittadella giudiziaria recuperando il vecchio carcere di Perugia, quello di piazza Partigiani». Queste le parole del consigliere regionale Emanuele Fiorini.

«Probabilmente», continua Fiorini, «il ministro non immagina i costi a cui potrebbe ammontare l’operazione: una tombola. Pertanto è il momento di pensare meglio, al fine di non sperperare i soldi dei cittadini e per scongiurare il pericolo di possibili speculazioni difronte a lavori che potrebbero presentarsi, verosimilmente, troppo laboriosi e onerosi, magari soggetti a molte modifiche in corso d’opera legate alla complessità dell’intervento. Andrebbe pure calcolato, con maggiore attenzione, l’impatto sulla viabilità cittadina poiché appare improbabile che i parcheggi adiacenti all’ex carcere possano ospitare tutte le autovetture di coloro che si recherebbero, per lavoro, all’interno della nuova cittadella giudiziaria.

Sarebbe quindi preferibile impegnare risorse pubbliche per dotare Perugia di una cittadella giudiziaria moderna, progettata e costruita ex novo, meglio se ubicata nei pressi delle principali vie di comunicazione e circondata da grandi parcheggi e servizi. Vedo la nuova casa della giustizia di Perugia come struttura moderna e del tutto funzionale, anche perché non bisogna dimenticare che all’interno di essa dovranno operare magistrati, funzionari, avvocati e altro personale della giustizia.

La Regione dell’Umbria ha sottoscritto il protocollo di intesa con Demanio, Beni culturali, Giustizia e Comune di Perugia ma ora è tempo di un progetto di recupero sostenibile e, quindi, pensato per il bene della città: cambiare i connotati all’ex carcere di piazza Partigiani, per avere in cambio una “scomoda” cittadella giudiziaria, non lo sarebbe affatto».