Quasi 500 iscritti al corso-convegno “Controvento: navigare nel mare dell’adolescenza”

Un totale di 1.624 colloqui svolti con ragazzi dai 14 anni in su e mille questionari somministrati per misurare il disagio psicologico, che si può stimare presente in un giovane su tre. Sono i principali dati emersi attraverso il progetto Ottavo Segno, realizzato dall’Assessorato alle politiche giovanili del Comune di Perugia, guidato da Gianluca Tuteri, in collaborazione con la Usl Umbria 1.

Il punto sulle attività iniziate nell’aprile 2022 sul fronte del sostegno psicologico ai giovani dai 14 ai 30 anni è stato fatto a Palazzo dei Priori in occasione dell’incontro “Controvento: navigare nel mare dell’adolescenza”, a cura di Centro unico di formazione, Regione Umbria, Comune di Perugia e Usl Umbria 1. Inserito nel piano unico di formazione regionale in sanità, il corso-convegno rivolto a professionisti, docenti e stakeholders, ha registrato circa 500 iscritti. Di grande richiamo la lectio dal titolo “Nuove normalità e nuove sofferenze in adolescenza”, affidata a un esperto di fama mondiale come il professore Matteo Lancini, psicologo, psicoterapeuta, presidente della Fondazione Minotauro, nonché docente presso l’Università degli studi Milano-Bicocca e l’Università Cattolica di Milano.

L’appuntamento nella sala dei Notari, moderato dalla psicologa e psicoterapeuta Roberta Alagna (Distretto del Perugino) e con la partecipazione anche del sindaco Andrea Romizi, si è aperto con i saluti del vicesindaco Tuteri che, intervenendo sui “Nuovi percorsi di cura per gli adolescenti nel territorio perugino”, ha raccontato il progetto Ottavo Segno, da lui fortemente voluto, affiancato dalle psicologhe della Usl Viviana Lisetti e Marina Di Marco e dall’educatrice professionale Ludovica Novelli del Centro Servizi Giovani del Comune di Perugia.

Ricordati, anzitutto, gli obiettivi dell’intervento: rilevazione e prevenzione del disagio giovanile, supporto psicologico ad adolescenti, giovani adulti e alle loro famiglie, incontri di gruppo rivolti ai giovani per promuovere il benessere psicologico, incontri di formazione-informazione per genitori, insegnanti e stakeholders, l’attivazione di un percorso di consapevolezza emotiva per adolescenti tra i 13 e i 16 anni, in collaborazione con la neuropsichiatria del Distretto del Perugino, e la costituzione di una équipe multiprofessionale.

La raccolta in forma anonima dei giudizi degli utenti ha attestato la soddisfazione nei confronti del servizio in oltre il 94 per cento dei casi (il 63,7% si è detto molto soddisfatto e il 31.9 abbastanza soddisfatto; solo un 4,4 % poco soddisfatto).

L’esito della rilevazione effettuata, in base a cui il 30% della popolazione giovanile presenta un disagio psicologico, ricorda a tutti, alle famiglie come alle istituzioni, l’urgente necessità di mettere in campo interventi concreti”, afferma il vicesindaco Tuteri.

Tra questi, a suo avviso, rientra a pieno titolo proprio Ottavo Segno. “Il titolo del progetto – ricorda Tuteri – è nato dal fatto che, se i medici utilizzano per la valutazione delle condizioni fisiche sette segni cosiddetti ‘vitali’, è necessario aggiungerne un ottavo, la valutazione psicologica, per giudicare lo stato di benessere dell’adolescente. Di qui la volontà dell’amministrazione comunale di promuovere uno spazio di consultazione psicologica al di fuori dei consueti sportelli sanitari, in locali più informali e inseriti in contesti già destinati ad altri servizi rivolti ai giovani”.

Così Perugia “è diventata la sede di un’esperienza pilota che, in meno di due anni, ha prodotto risultati interessanti richiamando l’attenzione nel panorama italiano”.

Ottavo Segno si è saldato con altre progettualità del Comune ritenute altrettanto necessarie per centrare l’obiettivo del contrasto al disagio giovanile: l’introduzione dell’educazione genitoriale e di modelli formativi per l’età 0-3 (quella in cui si creano i presupposti per l’insorgere del deficit psicologico); le azioni di sensibilizzazione volte a diminuire il consumo di alcol e stupefacenti; i progetti di convivenza e socializzazione attraverso stimoli positivi come arte e musica. L’ente ha programmato anche la riqualificazione degli uffici delle politiche giovanili in piazza del Melo e l’apertura, nella stessa zona, del Palazzo della musica (ancora attivo l’avviso per raccogliere manifestazioni di interesse da parte di operatori).

Ritengo sia questo che i cittadini si aspettano dalla politica: la visione strabica di chi con un occhio osserva il presente mentre con l’altro guarda al futuro – commenta Tuteri -. Le tematiche su cui ha lavorato il Comune di Perugia sul fronte delle politiche giovanili non a caso risultano recepite anche nelle linee guida dell’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza presso la Presidente del Consiglio dei ministri. Fatto, questo, che, come capoluogo di Regione, ci incoraggia a proseguire nell’impegno per il benessere dei nostri ragazzi esercitando una funzione di stimolo e guida anche per altre realtà”, conclude Tuteri.

Alla lezione del professore Lancini è seguita la tavola rotonda conclusiva, moderata da Roberta Alagna, referente del progetto Ottavo Segno per la Usl Umbria 1: oltre al vicesindaco Tuteri, c’erano Barbara Blasi, direttore Distretto del Perugino della Usl Umbria 1; Francesco Mezzanotte per l’Ufficio Scolastico Regionale, Claudia Mazzeschi, professore ordinario di psicologia dinamica dell’Università degli studi, e Laura Perugini per la Fondazione Perugia. “A partire da un’esperienza di successo e che può essere indicata come buona prassi come Ottavo Segno – ha spiegato Alagna – abbiamo voluto invitare i rappresentanti delle istituzioni per una riflessione comune sulle traiettorie future delle politiche giovanili”. Tuteri ha espresso “un ringraziamento all’assessore regionale alla sanità Luca Coletto per aver creduto in questo progetto”.