Reintegrati in servizio 9 dipendenti dell’Ospedale di Perugia sospesi: hanno prodotto la certificazione vaccinale

Dopo la sospensione hanno prodotto la certificazione vaccinale e la direzione generale del Santa Maria della Misericordia di Perugia li ha reintegrati. Scende così a 26 il numero degli operatori dell’Ospedale di Perugia ancora sospesi per non aver fatto il vaccino. I nove reintegrati al lavoro hanno, infatti, prodotto la certificazione vaccinale dopo l’invio della lettera di sospensione nell’ambito delle verifiche relative all’obbligo di immunizzazione per il Sars-CoV-2. Comunque, oltre ai 26 già sospesi, altre posizioni di personale non vaccinato sono ancora al vaglio dell’Azienda Ospedaliera. La linea è chiara, come nel resto d’Italia: non si può stare in corsia negli Ospedali senza vaccino. La regola vale per tutti, medici, infermieri, oss: senza certificato vaccinale scatta la sospensione e si azzera la retribuzione. Così come vengono scrupolosamente approfonditi tutte le certificazioni sanitarie per le esenzioni. C’è anche chi – tra il vedere e non vedere – prova a non ritirare la posta: qualcuno si è rifiutato a prendere la raccomandata. Per loro però scatta il sollecito, come previsto, che vale come ultimatum prima della sospensione con decorrenza immediata. I trasgressori saranno sottoposti a sanzioni ancora più pesanti nel caso in cui dovesse nascere in corsia un eventuale focolaio legato alla mancata vaccinazione. In queste ore sono in molti che rivolgono  un ultimo appello al senso deontologico di medici e infermieri perché si sottopongano al vaccino quanto prima, a tutela della loro salute e di tutti i pazienti.