Sicurezza urbana, Meloni (Pd): “Misure a sostegno del controllo del vicinato”

PERUGIA – “Sarebbe opportuno prevedere, nel prossimo atto di programmazione in materia di sicurezza urbana, misure specifiche a sostegno dei progetti di ‘controllo di vicinato’, integrando nuove risorse ai sensi della legge regionale n.13/2008 e, considerata anche la positiva esperienza dei ‘Patti per la sicurezza’ di Perugia e Terni, la loro estensione ad altre realtà urbane dell’Umbria oltre che alle Unioni dei Comuni che ne facciano richiesta”. Questo l’auspicio espresso da Simona Meloni (vicepresidente dell’Assemblea legislativa – Pd).

Meloni sottolinea che “l’Umbria era e rimane una regione sicura, in cui la diffusione dei reati è mediamente inferiore a quella del resto d’Italia. Ciò nonostante, sui temi della legalità e della sicurezza, la cronache di queste ultime settimane tornano ad interrogare le istituzioni e la politica umbra, affinché si prevedano azioni sempre più incisive a supporto delle attività di prevenzione e contrasto della criminalità. Lo testimoniano le indagini sulle infiltrazioni mafiose, i numerosi sequestri e arresti per droga, i recenti fatti di bullismo, così come il riacutizzarsi dei reati contro il patrimonio, con i tanti furti messi a segno nel periodo natalizio. Da ciò emerge lo straordinario ed incessante lavoro delle Forze dell’ordine e degli organi inquirenti e sta a dimostrare quanto sia indispensabile ed insostituibile questo sforzo quotidiano messo in campo dagli uomini dello Stato”.

“A questo lavoro prezioso – aggiunge la consigliera regionale – dobbiamo riuscire a sommare anche una diversa attenzione delle istituzioni regionali e locali, unitamente ad un maggiore senso civico delle nostre comunità. Ritengo che gli stessi cittadini possano, ad esempio, essere messi nelle condizioni di dare un contributo attivo al contrasto della criminalità, anche attraverso reti sociali di reciproca assistenza e solidarietà. Innalzare il livello di attenzione rispetto a ciò che accade intorno a noi, infatti, può fornire una valida collaborazione alle Forze di Polizia. Esistono modelli di sicurezza urbana integrata che andrebbero più utilmente sperimentati anche nella nostra regione: il cosiddetto ‘Controllo di vicinato’, ad esempio, permette attraverso l’attivazione di specifici protocolli di avviare, d’intesa con le Prefetture, progetti collaborativi tra cittadini e Forze dell’ordine”.

Simona Meloni spiega che “l’obiettivo è quello di contribuire all’attività di prevenzione e controllo del territorio, valorizzare le diverse forme di controllo sociale, accrescere la consapevolezza dei cittadini sulle problematiche del territorio, promuovere la sicurezza partecipata attraverso la reciproca attenzione e il vicinato solidale. È la coesione sociale – conclude – il vero valore aggiunto di questi modelli di partecipazione attiva, che rifuggono l’idea delle ronde e di giustizia sommaria. Auspico pertanto che anche le istituzioni regionali possano dare un contributo positivo in questo senso”.