Terni, assedio a Di Girolamo: si sgancia anche Paparelli: “Servono elezioni”

TERNI – La strada per il sindaco Di Girolamo è segnata. Una situazione che sembra difficile e irrimediabilmente compromessa, non solo dal punto di vista tecnico, con il Comune ormai in dissesto, ma anche dal punto di vista politico. Il primo cittadino è stato mollato da due pezzi da novanta del Partito democratico ternano, il consigliere regionale Eros Brega e il vicepresidente della Giunta regionale Fabio Paparelli. Due personalità che si ritrovano sullo stesso fronte nei rapporti con Di Girolamo dopo anni di “differenti vedute”, con Brega da sempre critico e Paparelli più “tollerante”.

Ora il cambio di veduta e prospettive. Si è parlato di questo in occasione dell’assemblea provinciale del Partito democratico di Terni, quando però i due hanno fornito un “timing” diverso. Per Brega i ternani dovranno tornare alle urne nel 2019, dopo un’annata di commissariamento. Per Paparelli sarebbe necessario agganciare il voto anticipato a maggio. Certo è che deciderà il commissario prefettizio.

 

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