Terni, Martina su Salvini: “Trump mette i dazi sull’acciaio, lui fa le dirette Facebook”

TERNI – Mentre Lega e Movimento 5 Stelle tornano sui propri bassi, abbassano i toni e valutano la possibilità di formare il Governo, la mobilitazione democratica indetta dal PD di Terni porta in cittàil segretario nazionale reggente Maurizio Martina. Un saluto ai militanti in Piazza Tacito, la passeggiata lungo il Corso e la sosta allo stand della Lista Civica Terni Immagina. Il Candidato Sindaco Paolo Angeletti al fianco, così come la segretaria comunale Sara Giovannelli e quello provinciale Paolo Silveri. Le interviste con i giornalisti al gazebo del PD in Piazza Europa. Alle 17.30 Piazza Solferino via via si riempie sempre di più.

Il Partito Democratico torna in piazza e lo fa con le parole semplici e intrise di umanità di Paolo Angeletti: “Siamo sfiduciati, abbiamo avuto dei problemi ma dobbiamo risorgere e risollevarci. Soprattutto sulle basi delle prospettive e dei grandi investimenti che abbiamo a disposizione della città di Terni. Risorse messe a disposizione dalla Regione per l’area di crisi complessa, smart city, agenda urbana, piano periferie, la fontana di Piazza Tacito, il Teatro Verdi e che ammontano a oltre 120 milioni tra volano per le imprese e opere pubbliche. Sono di centrosinistra, sin dall’inizio ho fatto un appello all’unità del centrosinistra perchè secondo me è l’unico modo per uscire da questo senso di delusione e di sconfitta. Tutte le persone che ho incontrato in questa campagna elettorale mi hanno dimostrato grande passione. Chi me lo ha fatto fare? L’amore per la città. Se sarò Sindaco, la mia porta sarà sempre aperta soprattutto per coloro che sono in difficoltà”.

Prende la parola Maurizio Martina: “E’ di queste ore la notizia che Trump ha deciso di introdurre dazi per l’acciaio e l’alluminio europeo e non solo. Dov’è Salvini? Non racconta il rischio che corre il mondo del lavoro di questa città? Ci spieghi cosa farebbe al Governo oggi di fronte alle scelte di Trump. Al di là delle sue dirette Facebook io non l’ho capito. La differenza tra chi con serietà e impegno, senza vendere soluzioni facili, tenere insieme coesione e sviluppo, organizzare una certa idea del lavoro. E chi invece fa campagna elettorale sui dazi, sulla sicurezza, sull’economia sulla pelle dei cittadini. Troppo facile fare le dirette Facebook dai palazzi romani senza spiegare agli operai di Terni l’impatto di quelle decisioni prese a livello globale. Abbiamo limiti che dobbiamo superare, abbiamo sbagliato e con grande onestà intellettuale lo riconosciamo perchè sappiamo cosa significa farsi carico di responsabilità di governo a livello locale e nazionale. Ma con orgoglio devo dire che soprattutto in questi momenti si vede la differenza. Siamo mossi da valori di riferimento e lo dico in una città che ha fatto la storia dei valori del centrosinistra”.