Trevi: fotografia demografica della città degli ultimi anni

A Trevi da anni si assiste a una diminuzione della popolazione non solamente per il fatto che il numero dei morti supera quello dei nati, ma anche perché sono molti i giovani che lasciano la città. Sul fronte della popolazione anziana, invece, cresce il numero degli ultra centenari passando da uno al 1 gennaio 2019 a ben 6 di quest’anno, con previsione di arrivare a 10 a fine anno in corso.

E’ pressoché invariato il numero dei residenti, facendo registrare una lieve flessione, passando da 8363 nel 2017 a 8219 nel 2021.

I giovani, di età compresa tra i 20 e i 40 anni che hanno lasciato Trevi è stato più elevato nel 2018 e 2019 superando quota 100, mentre negli ultimi due anni si è abbassata questa soglia e nel 2021 è stata registrata a 71.

Nella fascia 18-25 anni la popolazione residente è di circa il 6%, leggermente più bassa della quota nazionale che è di quasi l’8% (7,92%); la popolazione della fascia 0 – 14 anni, è calata passando dal 14% del 2017 al 12,87% del 2021 allineandosi con la media nazionale. I bambini nati nel 2020 sono stati 61, mentre nel 2021 solo 37!

Decisamente più alta la percentuale degli over 65 rispetto alla quota italiana che è tra il 22 e 23%, mentre a Trevi nel 2021 ha sfiorato il 26% (25,89%).

Infine, la presenza di stranieri residenti è superiore alla percentuale italiana che è dell’8,4%, nel borgo trevano invece, nel 2021 è stata del 10,84%, registrando un calo dal 2017, quando era dell’11,57%. Dopo la flessione registrata a causa della pandemia, anche i matrimoni riprendono a salire passando dagli 8 del 2020 ai 31 celebrati nel 2021.

“La città registra un andamento demografico in linea con le previsioni Istat nazionali – commenta l’assessora ai servizi demografici Stefania Moccoli – la popolazione è in decrescita con un calo graduale e continuo negli ultimi anni, le future nascite purtroppo non compenseranno i futuri decessi, lo scenario migratorio è positivo, ma incerto e dunque meno residenti, minori anche le coppie con figli, famiglie più piccole e frammentate a causa dell’instabilità coniugale e dei nuovi modelli sociali; in crescita il numero di padri soli e dei nuclei monogenitoriali, ma anche gli ultracentenari segno che a Trevi si vive bene e a lungo”.