Viadotto Corbara, Melasecche: “A novembre inizia messa in sicurezza e a gennaio riapertura per traffico pesante”

Perugia – “La veloce riapertura al traffico leggero a senso unico alternato del viadotto sul Lago di Corbara ha seguito la nuova linea di sollecita risposta che l’ANAS, in stretta collaborazione con la Regione, sta perseguendo, analogamente a quanto avvenuto sul viadotto Montoro”. E’ quanto ha affermato l’assessore regionale alle infrastrutture, Enrico Melasecche, che sta seguendo con attenzione i lavori in corso.

 

“Purtroppo – ha dichiarato Melasecche – ad oggi rimane il problema del blocco al traffico pesante con le comprensibili sollecitazioni degli operatori economici che utilizzano la SS 448 Todi-Orvieto, costretti ad un giro particolarmente lungo. L’ANAS precisa in proposito che entro la prima settimana di novembre l’impresa incaricata inizierà i lavori di messa in sicurezza del ponte trasportando sul posto il materiale già approntato al fine di riattivare la circolazione a doppio senso e con limitazioni di carico maggiorate.

 

Compatibile con le condizioni metereologiche è previsto il termine dei lavori tra gennaio e febbraio 2021. È stata anche attentamente esaminata dall’ANAS l’ipotesi sottoposta dalla Regione relativa al possibile utilizzo della stradina circumlacuale che però è stata scartata già dal mese di agosto in seguito a specifici sopralluoghi tecnici. Infatti la situazione plano altimetrica e l’attuale larghezza della strada imporrebbero attività espropriative e realizzazione di opere di allargamento e sostegno tali da determinare costi e tempi di realizzazione eccessivamente lunghi ed onerosi.

 

Tenuto conto che l’attuale viadotto a cinque campate con l’impalcato sorretto da due sole travi in cemento precompresso è tecnicamente superato e presenta problemi – ha sottolineato Melasecche -, l’ANAS prevede nel medio-lungo periodo, dopo un preventivo confronto con ERG che gestisce il bacino idroelettrico del lago di Corbara, l’ipotesi di realizzare una nuova opera d’arte di concezione moderna, sia sotto l’aspetto strutturale che estetico senza interrompere il traffico nel frattempo riattivato e che costituirebbe la soluzione definitiva”.