Vigilanza privata: non c’è sicurezza a 5 euro l’ora. Sindacati ricevuti in prefettura a Perugia

Di nuovo in piazza oggi a Perugia per chiedere giustizia e dignità per le lavoratrici e i lavoratori della vigilanza privata, il cui contratto nazionale è scaduto da ben 8 anni, con, di conseguenza, paghe “da fame” di poco superiori ai 5 euro l’ora. I sindacati, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, che portano avanti da anni questa vertenza, sono stati ricevuti oggi dalla prefettura di Perugia alla quale è stata ribadita l’insostenibilità di un sistema fatto di appalti e subappalti nel quale a pagare il conto sono sempre i lavoratori, ma dove in gioco c’è la sicurezza stessa di cittadine e cittadini. “C’è un rischio molto concreto di dequalificazione di un settore così delicato – hanno spiegato i sindacati – che dà lavoro a circa 100mila addetti in Italia e oltre 1000 in Umbria, tra i quali centinaia di guardie armate. È evidente che Il lavoro povero dà luogo ad un altissimo turnover che impedisce un’adeguata formazione e qualificazione del personale stesso. Sbloccare questa trattativa contrattuale è dunque un interesse collettivo, per questo torniamo a chiedere alle istituzioni di farsi parte attiva per una conclusione positiva della vertenza”.