Citerna, il “Mondo dipinto” di Renzo Scopa

CITERNA – E’ stata inaugurata, alla presenza di un folto e attento pubblico, la mostra “Renzo Scopa. Mondo dipinto”. L’esposizione presenta, nei bellissimi e antichi spazi fatti da pietre, mattoni, archi degli Ammassi del Palazzo Comunale di Citerna, le opere segnate da colore, materia e gesto di Scopa. La mostra raccoglie oltre quaranta opere appartenenti all’ultima stagione creativa di Renzo Scopa (Urbino 1933 – Città di Castello 1997). All’inaugurazione erano presenti per il Comune di Citerna, promotore dell’iniziativa, il Sindaco e l’Assessore alla Cultura, che  hanno salutato l’esposizione come un evento che consente di far incontrare ancora Citerna con Renzo Scopa, uomo e pittore che molto ha amato questo territorio, e dal quale è stato ispirato nella creazione di tante sue opere. Poi ha preso la parola Maria Luciana Buseghin, scrittrice ed antropologa, curatrice della mostra e del catalogo che ha ricordato come l’artista usa la tecnica del dripping, al fine di cancellare quasi brani di materia che hanno costruito in precedenza le immagini; una sottrazione che vela e rende misteriosa la rappresentazione. In queste opere Scopa esprime un ritorno a temi figurativi e simbolici archetipici tra natura e cultura: alberi, fiori, cavalli, donne e uomini. Opere cariche di valenze sacre legate all’idea di cosmo vivente in continua rigenerazione: albero della vita, albero mistico segno della continua ascensione verso il cielo; e, del cavallo, ricco di significati complessi, legati alle tenebre e ai poteri magici, allo psichismo inconscio, legato alla morte, ma anche al sole e all’acqua, cavalcatura degli dei e simbolo di maestà. E’ presente anche la raffigurazione della donna, venata di nostalgia, simbolo di mistero erotico, di energia e vitalità. Renzo Scopa – ha ricordato Buseghin – dopo aver deposto per terra la tavola di legno, seminava il colore col pennello e costruiva le immagini coniugando la tecnica pittorica dell’action painting con l’arte figurativa. In questo modo l’artista creava nell’opera tessiture, orditi e trame di colori. In sintonia con la filosofia dell’imperfetto, del non finito, più vitale del perfettamente rifinito e concluso. La mostra, realizzata in collaborazione con Provincia di Perugia e Regione Umbria, rimarrà aperta al pubblico fino al 10 aprile, di venerdì, sabato e domenica, dalle 16.00 alle 19.00 e per il sabato e la domenica si prevede anche un’apertura dalle 10.30 alle 12.30. È possibile visitare la mostra anche in orari diversi da quelli indicati, prenotandosi al numero 075.859.22.37.

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