Norcia, UmbriaEnsemble porta la musica tra i terremotati

NORCIA – “La Musica è una legge morale, essa dà un’anima all’universo, le ali al pensiero, uno slancio all’immaginazione, un fascino alla tristezza, un impulso alla gaiezza e la vita a tutte le cose. Essa è l’essenza dell’ordine ed eleva ciò che è buono, di cui essa è la forma invisibile, ma tuttavia splendente, appassionata ed eterna”: così la Musica nella insuperata definizione che ne diede Platone nel “Fedone”. Ed è esattamente muovendo da questa idea della Musica, arte immateriale eppure toccante, capace di plasmare una sua propria dimensione spazio-temporale in chi ne è coinvolto, che l’Assemblea Legislativa della Regione Umbria ha deciso di chiedere ad UmbriaEnsemble di portare la Musica laddove il terremoto, lo scorso Agosto prima e poi in Ottobre, ha scosso la terra e la vita di tanti umbri.

Il primo appuntamento a San Pellegrino di Norcia, Domenica 15 Gennaio,alle ore 17, dove UmbriaEnsemble porterà la Musica affascinante e virtuosistica di Paganini. Gli Archi e la Chitarra, lo strumento forse più diffuso e conosciuto in ogni strato sociale e capace di attraversare generazioni diverse per riunirle nella stessa passione; archi e chitarra per due opere di facile ascolto quanto impegnativa interpretazione: la Serenata in Do Maggiore ed il Terzetto Concertante in Re Maggiore. Entrambe le opere furono composte nei primi anni dell’Ottocento, in un particolare periodo della vita del leggendario violinista, quando – già acclamato concertista –  e poco più che ventenne, si ritirò per un certo tempo dalle scene artistiche e mondane per dedicarsi all’agricoltura ed allo studio della chitarra, suo strumento prediletto dopo il violino. La chitarra, e non il violino, era lo strumento che lo stesso Paganini suonava nelle serate conviviali tra amici, quando queste stesse sue opere venivano eseguite per condividerne il piacere in armonia ed amicizia. Questo l’impegno dell’Istituzione Regionale e di UmbriaEnsemble (Claudio Piastra, chitarra; Luca Ranieri, viola; M. Cecilia Berioli, violoncello). Perché “ricostruire i cuori ancor prima delle case”, come nel recente messaggio di Papa Francesco, è una priorità assoluta, un gesto importante ed urgente  di condivisone e d’amore.

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