Pietralunga, presenta l’edizione 2017 della Mostra mercato del tartufo e della patata bianca

PIETRALUNGA – Un percorso attento al territorio e ai suoi prodotti è quello che porterà appassionati del gusto e dei sapori d’eccellenza, nei week end del 7-8 14-15 ottobre 2017, alla 30/a edizione della ‘Mostra mercato del tartufo e della patata bianca di Pietralunga’, culla del tartufo migliore d’Appennino e patria indiscussa della patata bianca. Da quest’anno l’evento ha numerose novità in serbo per accentuare ancora di più la valorizzazione dei prodotti principali di questa terra, patata e tartufo, e massimizzare la loro identità territoriale.

Due gustosi week end, quindi, all’insegna della gastronomia di qualità e per un’esperienza culinaria unica, sono in programma a Pietralunga e nel suo suggestivo territorio a cavallo dell’appennino umbro-marchigiano. Da tre decadi si svolge questa importante mostra-mercato che vede sempre più aumentare l’affluenza e l’interesse da parte di famiglie e tantissimi amanti del gusto: una ghiotta occasione per poter assaggiare questi prodotti nei diversi ristoranti oppure direttamente nelle aziende del territorio.

Una manifestazione che consentirà di “degustare” l’identità di Pietralunga, riconosciuta come “capitale” del tartufo e della patata bianca, in svariate forme. Sabato 7 ottobre, alle ore 11, tutto avrà inizio con l’inaugurazione ufficiale della Mostra mercato con taglio del nastro e visita agli stand allestiti negli spazi più suggestivi della città.

Martedì 19 settembre a Perugia, nella sala Fiume di palazzo Donini, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’evento, coordinata dal giornalista enogastronomico Carlo Cambi, alla presenza del sindaco di Pietralunga, Mirko Ceci, della presidente dell’Università dei sapori Anna Rita Fioroni e dello chef Riccardo Benvenuti, coordinatore docenti per la parte cucina dell’Università dei Sapori. “La scelta da quest’anno e per celebrare i 30 anni dell’evento – ha detto il sindaco – è stata quella di fare un salto di qualità per realizzare non solo una manifestazione fine a se stessa. Con Carlo Cambi, l’Università dei sapori e i produttori locali è iniziato un percorso del gusto per valorizzare e promuovere le nostre eccellenze e il nostro territorio”. È stato poi Cambi a presentare nel dettaglio il progetto iniziato su Pietralunga definito come “un esperimento di marketing territoriale che non si ferma alla mostra ma che avrà corso tutto l’anno con varie azioni per creare una identità del territorio attraverso le sue produzioni tipiche”. A questo percorso partecipa anche l’Università dei sapori come ha ricordato bene la sua presidente: “Facciamo da sempre – ha affermato Fioroni – attività di formazione per il settore dell’enogastronomia ma da tempo abbiamo sviluppato anche le conoscenze giuste per fare rete tra professionisti e imprese con l’obiettivo, come in questo caso facciamo con Pietralunga, di valorizzare e promuovere i prodotti enogastronomici locali del territorio”. Lo chef Benvenuti ha poi ricordato come è stato impostato il lavoro per creare ricette da mettere a disposizione di operatori e ristoratori locali che, attraverso delle masterclass, potranno poi far entrare questi piatti anche nei loro menu.

Tra le iniziative più attese, infatti, c’è quella della presentazione dei ‘Piatti di Pietralunga’, realizzati in collaborazione con l’Università dei sapori di Perugia. Oltre a dei Cooking show, in programma presso il Convento di S. Agostino, sarà anche svelato il ‘Piatto di Pietralunga’. Utilizzando i prodotti del territorio è stato infatti creato un piatto che mette insieme oltre al tartufo e alla patata, anche altri prodotti tipici locali come nocciola, carne di chianina e visciole. Un piatto che sottoposto poi ad una giuria composta da operatori del settore e amministratori diventerà l’emblema gastronomico di Pietralunga ed entrerà a far parte di tutti i menù dei ristoranti di Pietralunga. L’iniziativa nasce anche dall’incontro con gli operatori della ristorazione e della ricettività per un loro pieno coinvolgimento nell’iniziativa.

Ma l’obiettivo è anche un altro. Quello di unire altri prodotti tipici della regione con la patata bianca e il tartufo di Pietralunga. In collaborazione sempre con l’Università dei sapori si stanno infatti studiano piatti particolari per celebrare matrimoni del gusto e dei territori e per farli diventare patrimonio dei ristoranti di Pietralunga e non solo. Un assaggio, ad esempio, si è avuto già a luglio con l’anteprima ‘La valle incontra il lago’, quando è stato celebrato a San Feliciano un primo felice incontro di un prodotto unico e prezioso, fatto di fatica e di terra, come la patata di Pietralunga con i sapori del Trasimeno ed in particolare il pesce del lago.

Durante i due week end, oltre che nei ristoranti di Pietralunga aderenti – menu a tema, pranzi e cene a base di tartufo e patata bianca – sono previste anche degustazioni negli stand di alcune regioni ospiti (Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo). Con l’iniziativa ‘I piatti in piazza’, inoltre, a turno ogni singola regione ospite presenterà una ricetta del proprio territorio. Sarà poi possibile visitare le aziende di produzione, oltre che partecipare alla Caccia al Tartufo (iniziativa realizzata in collaborazione con Giuliano Tartufi, per info e prenotazioni Tel. 0759460022). Inoltre, torna l’immancabile gara a tempo con cani da tartufo presso l’impianto sportivo organizzata dall’Associazione Tartufai Altotevere e Jimmy Tartufi. Ad arricchire il programma pure la 6 km di Camminata per le vie di Francesco (a Pietralunga, infatti, esistono due percorsi: il sentiero francescano della pace e la via Francigena francescana). Ed ancora: Raduno d’auto e moto d’epoca organizzato dal Circolo ARCI Pontevalleceppi; gara podistica “La Tartufissima” (7/a edizione) organizzata dal Marathon club Città di Castello e il Pietralunga Runners (competitiva di km 10,5 e non competitiva di km 3, la preiscrizione si può effettuare on-line su www.dreamrunners.it e si chiude venerdì 13 ottobre alle ore 20); infine, spettacoli con sbandieratori e tamburini, musica, balli e sfilate di moda. Per i bambini è disponibile un’area attrezzata con giochi per fargli imparare a conoscere il territorio, le produzioni agricole e a prendere confidenza con i sapori autentici della ruralità.

 

Pietralunga

Il territorio di Pietralunga si trova in una posizione invidiabile a cavallo dell’appennino umbro-marchigiano e con immediata proiezione verso la Toscana di Piero della Francesca. La dotazione storico-monumentale è ricca, il corredo antropologico ancora integro e di grande valore, il patrimonio naturale appare di immediata comprensione e suggestione; l’essere cerniera dell’appennino umbro-marchigiano, la ricchezza delle acque, un patrimonio storico-archeologico denso, consentono a Pietralunga di incardinare le sue eccellenze enogastronomiche in un contesto territoriale sì di pregio, ma di fortissima riconoscibilità e unicità.

Tartufo

Tra i tartufi più rinomati che il territorio di Pietralunga può offrire c’è il famoso Tartufo Bianco Pregiato (Tuber Magnatum Pico) detto anche Trifola che si raccoglie nel periodo tra ottobre e dicembre. Numerose sono infatti le cosiddette tartufaie, cioè quei particolari luoghi in cui i tartufi, grazie alle favorevoli condizioni del terreno e del clima, crescono in abbondanza e che vengono scovati grazie al fiuto dei cani. Naturalmente la quantità dei tartufi presenti dipende da molti fattori ed in primo luogo dall’andamento della stagione climatica che precede il periodo di raccolta: infatti i vecchi “tartufari” cioè coloro che vanno alla ricerca dei tartufi e che hanno molti anni di esperienza alle spalle, dicono che se nei mesi estivi piove molto, la raccolta dei tartufi sarà abbondante. Comunque a Pietralunga si raccolgono anche altri tipi di tartufi durane tutto il corso dell’anno come il tartufo nero estivo detto anche Scorzone, il tartufo nero invernale detto anche Nero Dolce e il tartufo Bianchetto o “Marzuolo”. Il tartufo di Pietralunga è esportato in tutta Europa, Stati Uniti, Asia e Russia, essendo una realtà produttiva importante per il territorio.

Patata bianca

Un altro prodotto tradizionale è la famosa “Patata di Pietralunga” molto apprezzata. Di pasta finissima e dal gusto inimitabile, sono ideali per realizzare uno dei piatti locali più gustosi e cioè gli Gnocchi, naturalmente al tartufo. Questo tubero viene seminato in piena terra nei mesi di marzo fino a metà maggio e la sua raccolta avviene da fine giugno, estraendo le prime patate chiamate novelle, e poi da fine agosto fino a tutto settembre raccogliendo tutte le altre già mature. La patata bianca di Pietralunga viene fregiata di una certificazione De.Co (Denominazione Comunale di Origine) e certificazione Bio che la vede come prodotto tipico di questi territori dove acquisisce particolare sapore e gusto e consistenza dovuto a un terreno molto  ricco di potassio, molto friabile e privo di ristagni di acqua e ubicato ad una altezza  oltre i 500 m.sl.m.. La patata bianca di Pietralunga è molto adatta per gnocchi perché molto farinosa, per il purè perché ha un basso contenuto di acqua, per arrosti e per stufati.

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