Argentina, un paese senza barriere per le piccole e medie imprese italiane

Più del 40 per cento della società argentina discende da italiani. Duecento imprenditori italiani sono lì che creano una piattaforma che potrebbe rappresentare un punto di riferimento per gli imprenditori. L’Argentina è anche sinonimo di porta “naturale” d’ingresso per l’America Latina e quindi l’entrata nel Mercosur (un mercato potenziale che si aggira intorno ai quaranta milioni di persone). Questi gli scenari politici ed economici della Repubblica Argentina, presentati durante l’incontro, moderato dal direttore di Umbria Export, Enzo Faloci, che si è tenuto ieri pomeriggio, presso la sede di Confindustria Umbria di via Palermo a Perugia, alla presenza di autorità delle istituzioni e di alcuni imprenditori umbri. A spiegare la trasformazione politico-economica che dal 2001 ad oggi, ha fatto diventare l’Argentina un paese con un buon livello di governabilità e una certezza giuridica, il ministro Carlos Cherniak, incaricato d’Affari dell’Ambasciata Argentina, che partendo dagli incontri politici, tenutisi al massimo livello in loco e a Roma, finalizzati a organizzare una missione economico-commerciale italiana in Argentina, prevista per i giorni dal 16 al 19 maggio coordinata dal Ministero dello Sviluppo, ha sottolineato l’importanza del messaggio politico: la volontà da parte dell’Italia, di essere partner del rilancio del paese. Il ministro ha visitato gran parte delle regioni italiane per poter “raccontare” e presentare il proprio paese dal punto di vista economico, ma anche turistico. All’incontro anche il segretario Cecilia Inés Castillo, capo ufficio economico-commerciale che ha illustrato gli scenari economici e la referente per l’Ambasciata Argentina, Adriana Velazquez. Un’opportunità da cogliere, quindi per delle joint venture tra un paese che possiede il know-how e uno che invece è ricco di materie prime. Il secondo paese al mondo, dove ci sono più italiani, nel quale vi si ritrovano anche tante identità regionali simili a quelle italiane. Una vera e propria opportunità per l’Umbria e i paesi “entranti”.

Amantine

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