Da Renzi e da Emiliano scossoni che riguardano direttamente il Pd, ma che, in senso più lato, possono estendersi a tutti gli altri partiti

Due affermazioni di capi del partito molto significativi attraversano il Pd e lo scuotono non poco. Dice il segretario nazionale, Matteo Renzi: ‘’Si, anche nel Pd esiste la questione morale’’- Incalza il presidente della Puglia, Michele Emiliano:’’ I fatti dimostrano che il Pd deve decidersi a selezionare meglio la propria classe dirigente. Non si può imbarcare chiunque sia disposto a fare il reggicoda di un leader locale o nazionale. La politica non può essere lasciata nelle mani di chi non ha talento per affrontarla con talento e serietà’’.

Sono, come è evidente, affermazioni molto dure. Sono moniti, inviti. Veri e propri scossoni. Che in una fase di spasmodiche campagne elettorali possono per un verso nuocere all’’immagine di un partito che ha problemi anche dichiarati, ma per l’altro possono addirittura giovare perché propongono agli incerti della politica l’evidenza di un Pd impegnato a liberarsi delle mele marce o dei caudatari più opportunisti. Renzi ed Emiliano, che pure fra loro non sono sempre in piena armonia, si ritrovano, con le citate esternazioni, a voler cogliere davvero il medesimo obiettivo: la definizione di una struttura partitica più cristallina e credibile. E questa è un’esigenza fondamentale in un momento storico che vede l’opinion pubblica assai scettica nei confronti di chi punta ad agire in nome e per conto della ‘’polis’’.

E’ altresì chiaro che questo esame di coscienza compete parimenti a tutti i partiti, ognuno dei quali, per un verso o per l’altro, è alle prese o con la ‘’questione morale’’ (azioni della magistratura) o con la palese esibizione di personaggi che inizialmente non sono stati ben….selezionati.

RINGHIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.