‘’FENOMENO – IMMIGRAZIONE’’: L’ANALISI DI GIANPIERO BOCCI SUSCITA ATTENTE RIFLESSIONI

Un sito come ‘Umbria domani’’ pretende (guai se non fosse) di dare spazio alle libere opinioni, a tutte le libere opinioni.

E in quest’ottica accetta (naturalmente…) dissenso e consenso che è lecito esprimere nei confronti dei molti che, grazie al Sito, partecipano all’ampio dibattito sui problemi politico-sociali che assillano la nostra Regione e, in senso più lato, l’intero Paese. I contributi di pensiero e di riflessione sono, è ovvio, ben accetti anche quando non coincidono con quanto personalmente ci piace. Io penso, per esempio, – e l’ho già scritto in precedenti occasioni- che questa bella sede telematica, può essere ben utilizzata non solo ‘’depositandoci’’ analisi e pareri, ma pure alimentando il confronto tra gli estensori delle varie note. Una palestra, dunque un’intensità di scambi. Anche divergendo, certo.

Però- come mi capita in questa occasione- pure convergendo- e parecchio- con affermazioni che ho letto e gradito.

Mio riferisco al contributo diffuso ieri da Gianpiero Bocci che ha indugiato sul ‘’fenomeno dell’immigrazione’’. Il tema- lui osserva con assennata razionalità- non può essere affrontato schierandosi a capofitto per una delle parti che su questa spinosa tematica esercitano le loro capacità dialettiche, spesso reciprocamente strumentali. Sono indispensabili-aggiunge- equilibrio e ‘responsabilità civile’’. Cioè intelligente dosaggio tra l’istintivo ‘’dare’’ e il fondamentale ‘’distribuire’; cioè tra il rispetto per l’’’uomo’’ e la considerazione per gli ‘’uomini’’, dunque l’intera collettività.

Su questo delicatissimo e, ormai per anni, attualissimo argomento, le parole belle o brutte, non hanno senso se non le indirizziamo a cogliere il problema in prospettiva. Così- cerco di interpretare Bocci- sa di eccesso sia chi proclama ‘porte aperte sempre e comunque’’, sia chi (come antistoricamente fa l’Ungheria) crede alla logica dei muri e delle barricate. Gli uni e gli altri puzzano di insincero.

E’, invece, benvenuto il messaggio che sollecita lo sforzo intellettuale di tutti perché il ‘’fenomeno’’ non può trovare sintesi nelle guerra tra avvocati di parte, ma deve imporre il desiderio ‘’francescano’’ di stendere ‘’ponti’’, rinunciando all’animalesca vogliaccia di erigere ‘’muri’’.

RINGHIO

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