‘Festival delle corrispondenze’ a Monte del lago Cultura, turismo, viaggi nel tempo e…gastronomia

Fare politica significa- si sa- lavorare nell’interesse della ‘’polis’’. Certamente in quest’ottica si colloca la valida manifestazione programmata per tre giorni sulle rive trasimeniche.

Viaggio nel tempo con il ‘’Festival delle corrispondenze’’: Monte del lago, preziosa ‘bomboniera’ che si affaccia sul Trasimeno, torna a riproporre (da domani a domenica) incontri, laboratori, mostre d’arte, musica, libri e spettacoli teatrali tra antiche ville, vicoli e piazzette. Per tradizione ormai consolidata il tema è portante e imprescindibile: la lettera e le sue derivazioni contemporanee, fino a sms, e-mail e social network. Il programma propone anche il premio letterario nazionale dedicato a Vittoria Aganoor Pompili. Organizzano il Comune di Magione, l’Associazione Aonia e l’Associazione culturale pro Monte del lago, con il sostegno dell’Isuc (Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea).

L’idea del Festival nasce dalla colta esigenza di fissare nel tempo la corrispondenza tra personaggi che hanno vissuto o sono nati a Monte del lago: dalla poetessa Vittoria Aganoor al critico musicale Riccardo Schnabl, dal cartografo Bartolomeo Borghi alle facoltose famiglie che hanno abitato in questi luoghi tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento: Danzetta, Pompilj, Cesaroni, Guglielmi…, rendendolo uno dei luoghi in cui l’aristocrazia e la ricca borghesia della Belle epoque di tutta Italia amava soggiornare.

Il cartellone complessivo è davvero stimolante: già domani incontri sulla Mail Art,, Testimonianze dal lago Trasimeno, I carteggi pucciniani e Mon cher pére, documenti privati del Prefetto Antoine-Marie Roederer (1809-1814), Puccini e i suoi contemporanei e la Band di Antonio Ballarano.

Stimolanti le centinaia di lettere che il genio musicale Giacomo Puccini (spesso ospite di Schnabl a Monte del lago) scrisse a parenti, amici, conoscenti collaboratori tra il 1877 e 1896. Sono solo un significativo estratto della valanga di epistole che il Maestro scrisse fino alla vigilia della morte (1924). Emerge un Puccini intimo che può suscitare l’interesse non solo dei melomani, ma di chiunque abbia desiderio di ‘’avvicinare’’ uno dei personaggi che, storicamente, meglio ha rappresentato l’Italia nel mondo.

La ‘’tre giorni’’ lacustre propone anche prelibatezze gastronomiche. Perfino una cena a lume di candela.

RINGHIO

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