“Non è possibile gestire la fase 2 senza i sindaci”
Non è possibile gestire la fase 2 senza il contributo determinante dei sindaci e degli amministratori locali abituati a dare risposte serie, celeri e concrete.
Siamo ormai vicini al passaggio dalla Fase di Emergenza a quello della Gestione dell’Emergenza, l’ormai famosa fase 2 non può più prescindere dal contributo dei sindaci e dagli Amministratori Locali, che come li ha definiti il Presidente Mattarella restano e sono le prime sentinelle del territorio. In questo contesto non è più sufficiente dire ai cittadini di stare a casa, ma dobbiamo responsabilmente iniziare tutti il periodo di cosiddetta convivenza con il Covid-19, che sicuramente non sarà breve.
La scienza ha fornito gli elementi necessari per compiere le scelte migliori ma sicuramente il 4 maggio non può rappresentare il tana libera tutti.
Il Covid-19 ha cambiato il Mondo, nulla sarà più come prima ed allora con grande pragmatismo e messaggi molti chiari dobbiamo evitare ciò che è avvenuto in altri paesi europei, dove si sta già facendo marcia indietro rispetto a scelte rivelatesi forse troppo avventate.
Ma da sindaci ed amministratori non possiamo che ribadire con forza alcuni concetti di fondo, utili a nostro avviso per una ripartenza intelligente:
• Bene la ripartenza del manifatturiero e dell’edilizia a partire dal 4 maggio, che avverrà sulla scorta di un protocollo firmato con tutti i portatori di interesse. Lo stesso metodo andrebbe da subito attuato anche per commercianti, artigiani e lavoratori autonomi. In buona sostanza occorre concordare prima di ripartire in che modo e con quali strumenti farlo.
• Accelerare in maniera decisiva per rendere immediatamente esigibili i sostegni di natura economica per le imprese ed i lavoratori. La cassa integrazione, così come i bonus e le liquidità non possono più essere erogati dopo settimane o mesi, il rischio è quello di perdere definitivamente parte del tessuto economico e produttivo anche nei nostri territori. Ai lavoratori servono i soldi per vivere e superare il periodo di emergenza, alle imprese, soprattutto quelle più piccole, serve subito liquidità anche a fondo perduto.
• In questo contesto si inserisce a pieno titolo il ruolo e la funzione degli Enti Locali, ai quali viene chiesto giustamente di svolgere la propria parte per sostenere famiglie ed imprese, facendo leva sulla sospensione della fiscalità locale, cosa che abbiamo fatto e stiamo facendo con grande coraggio e senso di responsabilità, ma anche qui servono risposte immediate sotto vari aspetti: se il Patto di Stabilità è venuto meno non si capisce perché ai Comuni non è concesso di liberare da subito le risorse del F.C.D.E., così come per quanto attiene la TARI, da subito l’azione dell’Autorità Regionale doveva puntare con decisione ad una compensazione da parte degli Enti Sovracomunali a sostegno dei mancati introiti dei Comuni.
UMBRIA
• Ultimo aspetto non meno importante riguarda le categorie più vulnerabili, ossia bambini,
anziani e diversamente abili. Anche su questi temi, non più procrastinabili, occorrono scelte chiare a tutela dei diretti interessati e delle loro famiglie, perché se è vero come è vero che il Covid-19 ha cambiato il Mondo, dobbiamo tutti responsabilmente dare risposte serie e concrete anche in questi ambiti.
Noi siamo pronti a fare la nostra parte ma chiediamo con forza alla nostra Regione di essere protagonisti e non spettatori di questa nuova fase.
La Presidente Tesei, che ha avuto un’esperienza da Sindaco, sa bene quanto sia importante il nostro contributo. Pertanto concentriamoci da subito sulle cose da fare insieme. Non è possibile escludere dalla cosiddetta “Cabina di Regia” le Amministrazioni Locali e loro rappresentanze, che devono essere coinvolte immediatamente.
Noi siamo pronti, visto il contatto quotidiano che abbiamo con cittadini ed imprese, a fare la nostra parte nell’interesse dei nostri territori dell’Umbria e del nostro Paese.
Gualdo Tadino, 29-04-2020
Il Presidente Ali Umbria Dott. Massimiliano Presciutti