Amelia, uccise la moglie malata di Alzheimer: 21 anni di reclusione per l’ex medico

Ventuno anni di reclusione per Roberto Pacifici, il medico ottantenne che, nella notte di Natale dello scorso anno, uccise con due colpi di pistola la moglie Emanuela Rompietti, malata di Alzheimer. La tragedia si consumò in una villetta di Amelia. L’anziano medico confessò agli inquirenti di aver ucciso sua moglie in quanto “disperato” nel vedere le condizioni di salute della donna. Non poteva più vedere Emanuela soffrire così tanto, ” non potevo più vederla così”, dichiarò l’ex medico agli investigatori. Quando è avvenuta la tragedia in casa c’era anche uno dei figli della coppia, la compagna e una badante. Proprio loro chiamarono i carabinieri della compagnia di Amelia che poi hanno condotto le indagini sotto la guida della Procura della Repubblica di Terni. Dall’attività investigativa, gli inquirenti trovarono conferme sulla ricostruzione fatta dall’ottantenne medico di Amelia: Emanuela aveva l’Alzheimer e la sua malattia si era rapidamente aggravata negli ultimi mesi. A distanza di pochi mesi è arrivata la sentenza di condanna della Corte d’Assise di Terni che ha accolto le richieste della pubblica accusa: 21 anni di reclusione.