BASCHI, CORSA IN SOLITARIA PER BERNARDINI, “ECCO I PROGETTI DA COMPLETARE”

E’ al suo secondo mandato e ha la vittoria quasi in tasca. Anacleto Bernardini, sindaco uscente di Baschi, è anche l’unico candidato per le prossime amministrative in questo territorio. Sostenuto dalla lista Progetto democratico, domenica 25 maggio se la dovrà “vedere” con l’incognita quorum (per essere valida l’elezione dovranno andrà andare a votare il 50% più 1 degli aventi diritto che dovrà esprime il 50%+1 dei voti validi).

“E’ vero corriamo da soli – dice Anacleto Bernardini – ma comunque stiamo svolgendo regolarmente la campagna elettorale. Abbiamo organizzato delle assemblee nelle 9 frazioni del nostro comune e per il 22 e 23 maggio stiamo preparando l’evento finale”. Il candidato sindaco tiene a precisare che il fatto che a Baschi corra un’unica lista non è casuale. “Il mondo moderato – dice Bernardini – ci ha riconosciuto di aver svolto un nuovo lavoro. Nonostante i tempi di crisi abbiamo chiuso il bilancio del Comune in attivo; abbiamo salvato due uffici postali e una caserma dei carabinieri, abbiamo fatto interventi e investimenti movimentando nel territorio 6 milioni di euro; siamo riusciti a pagare i fornitori a 27 giorni”.

Per il secondo mandato, Anacleto Bernardini ha le idee altrettanto chiare. “Dal punto di vista urbanistico – rivela – abbiamo da realizzare il Puc della frazione di Collelungo. Crediamo che questo piano, elaborato insieme ad altri 5 Comuni e presentato a Torino all’assemblea dell’Anci, sarà finanziato. Dobbiamo realizzare degli interventi di ristrutturazione dei centri storici e della viabilità. Il nostro territorio è attraversato, infatti, da 82 chilometri di strade comunali di cui 35 sono bianche. Sul fronte dei servizi, abbiamo inaugurato da poco un asilo nido, dobbiamo potenziare i nostri plessi scolastici a partire da quello di Baschi che cercheremo di ampliare. Punteremo inoltre su uno dei nostri cavalli di battaglia: il turismo. Considerando che ci troviamo lungo la direttrice Todi – Orvieto e che sono circa 40 le strutture ricettive di questa zona, cercheremo di incentivare il turismo sostenibile intorno al lago di Corbara. Sul fronte dell’occupazione, cercheremo di individuare delle strategie per frenare l’emorragia di posti di lavoro e mantenere i giovani in questa zona. Abbiamo una zona, la Cai, che nel 2008 occupava più di 300 persone, ora sono rimaste poco più di 100”.

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