Covid nuova stretta, zona rossa sopra 250 casi ogni 100 mila abitanti. Quasi 30 Comuni umbri a rischio, spinta per vaccinare

L’obiettivo è quello di flettere le varianti del Covid-19, sempre più veloci e pericolose. Per raggiungerlo è in arrivo un’altra stretta, dolorosa ma necessaria. Di ufficiale non c’è ancora niente, la preoccupazione però è alta. In queste ore è all’opera la cabina di regia per fare il punto con gli esperti del Cts e con il commissario all’emergenza, Figliuolo. L’agenda dei lavori prevede un monitoraggio articolato della situazione per poi decidere se occorrono nuove misure di contenimento. Una nuova stretta che potrebbe partire già nel fine settimana. Quasi sicuramente si partirà dal parametro dei 250 casi su 100 mila persone, già applicato per le scuole. La conclusione potrebbe essere quella di far scattare questo parametro in automatico anche per decretare la zona rossa. Una scelta necessaria perché se si vuole far correre la campagna vaccinale bisogna tenere a freno i nuovi contagi. Un giro di chiave per diminuire le relazioni tra le persone e consentire agli ospedali di riprendere fiato. Anche oggi, infatti, in Umbria sono saliti i ricoveri e i trasferimenti nelle terapie intensive.  Resta, inoltre, in piedi l’idea di anticipare di due o tre ore il coprifuoco, ora fissato dalle 22 alle 5. Un’altra ipotesi è quella di un lockdown solo nei fine settimana, per impedire quel che resta della movida. Uno schema che dovrebbe accompagnare e favorire la spinta di vaccinare tutti entro l’estate. Innanzitutto somministrando su più ampia scala il vaccino AstraZeneca finora, per precauzione, limitato agli under 65. Senza dimenticare che ora, tra i vaccini, c’è Johnson & Johnson. Monodose: un fatto, sul piano logistico, molto rilevante. Dal 1 aprile dovrebbe iniziare un trimestre con  50 milioni di dosi a disposizione che consentirebbero di raggiungere almeno la metà della popolazione. Visto che il vaccino JJ non ha bisogno della seconda dose, la previsione del Ministero della Salute è che per giugno “alla fine del secondo trimestre dell’anno, ci troveremo in una situazione in cui la maggioranza degli italiani sarà vaccinata”. Altrettante dosi arriveranno tra luglio, agosto e settembre. E quindi entro fine estate tutti gli italiani che lo vorranno saranno vaccinati. Altra novità annunciata dal Presidente del Consiglio Draghi è che si previlegeranno le persone più fragili e le categorie a rischio. Tornando alla possibile nuova stretta e all’ipotesi di estendere in automatico il parametro dei 250 casi su 100 mila persone per far scattare la zona rossa, c’è da sottolineare che 25-30 Comuni umbri sono a rischio. Tra i più grandi centri che potrebbero finire in zona rossa ci sono sicuramente Città di Castello che registra una incidenza di 453 casi ogni 100.000 abitanti, Foligno con 425 e Orvieto con 337. Perugia e Terni sono sotto il limite massimo di 250 casi su 100 mila persone. A rischiare, invece, sono diversi piccoli comuni come Sellano (681), Cerreto di Spoleto (674), Norcia (623) , Spello (548), Nocera Umbra (440), Trevi (395), Valtopina (370), Giano dell’Umbria (311), Cannara (298).  Insieme a quelli citati ce ne sono altri , di piccole dimensioni , che sono sopra la soglia dei 250 casi ogni 100 mila abitanti.