FOLIGNO, MADONNA DI RAFFAELLO, PARATA DI POLITICI, MISMETTI: REALIZZATO UN SOGNO

Parata di autorità a Foligno per l’inaugurazione della mostra della “Madonna di Foligno” di Raffaello, tornata eccezionalmente nella chiesa di Sant’Anna che l’ha ospitata per oltre due secoli. 

Presenti, tra gli altri, la vice presidente della Camera, Marina Sereni, quasi tutti i parlamentari umbri, l’assessore regionale alla cultura, Fabrizio Bracco, l’assessore regionale allo sviluppo economico, Vincenzo Riommi, il presidente della provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, l’assessore provinciale alla cultura, Donatella Porzi, numerosi sindaci del territorio regionale, il sindaco di Perugia e presidente Anci, Wladimiro Boccali, tutta la Giunta comunale e tutti consiglieri comunali di Foligno, il coordinatore della Fondazione Perugia-Assisi 2019, Bruno Bracalente,  il consigliere regionale, Luca Barberini, il soprintendente ai beni culturali dell’Umbria, Francesco Scoppola, il vescovo emerito di Perugia, mons. Giuseppe Chiaretti e altri prelati.

In prima linea l’Eni, con il direttore delle relazioni internazionali e comunicazione, Stefano Lucchini, e il direttore del marketing, Lamberto Dolci, e numerosi altri i rappresentanti ai massimi livelli.

Assente giustificata la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, all’estero per impegni istituzionali: visiterà la mostra in settimana, probabilmente il 24 gennaio, giorno del patrono di Foligno, insieme al cardinale Giuseppe Betori e al neo cardinale Gualtiero Bassetti. Nelle prossime ore, sono attesi a Foligno anche altri vip della politica nazionale, esponenti del Governo, imprenditori e critici d’arte, oltre all’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni.

Emozionatissimo il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, che è riuscito a realizzare un sogno inseguito da oltre 200 anni dalla città e dell’Umbria intera: è, infatti, la prima volta che un’opera di Raffaello torna in Umbria dopo i saccheggi napoleonici del 1797.

Il sindaco è stato “preso d’assalto” da giornalisti da tutta Italia: Sky. Rai, Mediaset, Corriere della Sera, Repubblica, Il Giornale, Il Sole 24ore, La Stampa, Tv2000, le principali testate presenti, oltre a quelle regionali e al circuito di Eni.

“Oggi è una giornata storica per la nostra città – ha detto Mismetti aprendo l’inaugurazione – dopo 2 secoli la Madonna di Foligno torna “a casa”, nel luogo che l’ha ospitata per oltre 200 anni. Si tratta di un evento di grande rilevanza culturale e spirituale, che segnerà in maniera indelebile la storia della nostra città e della nostra regione: è la prima volta che un’opera di Raffaello torna in Umbria. Questo straordinario risultato è stato ottenuto grazie alla sensibilità della Santa Sede e dei Musei Vaticani e all’apporto determinante di ENI, che da anni  promuove eventi culturali di rilevanza internazionale: grazie a nome di tutta la città di Foligno.

Questo evento – ha continuato il sindaco – rappresenta per me un fatto eccezionale e irripetibile per il quale, non lo nascondo, provo profonda emozione. La nostra città coltivava da sempre il sogno di riportare “a casa” questo celebre dipinto, al quale tutti i folignati sono profondamente legati, ma fino ad oggi non era mai stato possibile concretizzarla.

Si tratta di un percorso che viene da lontano (anche con investimenti importanti per la riqualificazione del monastero di Sant’Anna), promosso nel 2000 dal sindaco Salari e dal vescovo Bertoldo e rilanciato nel 2005 dall’Ente Giostra Quintana, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno e da altre associazioni del territorio, con la raccolta di oltre 10mila firme.  In queste settimane, è stata fondamentale la sinergia con il Vescovo di Foligno, con la Diocesi di Foligno e con le Suore del monastero di Sant’Anna, che ringrazio per la grande disponibilità.

Questo eccezionale traguardo è, dunque, il frutto della costante azione di quanti, a Foligno, nel corso degli anni, si sono impegnati per far sì che questo “miracolo” potesse avvenire ed è il segno tangibile che quando si lavora insieme, per il bene della comunità, si possono raggiungere obiettivi importanti.

Foligno – ha detto ancora Mismetti – vive questo momento con grande orgoglio, consapevole dell’importanza di far conoscere ai visitatori lo speciale rapporto tra questo capolavoro, la nostra città e il suo alto messaggio spirituale.  A cominciare dal ruolo esercitato dal suo committente, Sigismondo de Comitibus, personaggio di grande levatura, unanimemente apprezzato per le elevate qualità umane e per la straordinaria cultura, tanto che lavorò a stretto contatto con quattro Papi. Lo stretto legame tra la Madonna di Foligno e la storia cittadina è testimoniato anche dal ruolo svolto dalle suore del monastero di Sant’Anna, che per 200 anni hanno respinto con forza le attenzioni di diverse corti europee interessate ad acquisire l’opera.  Una delle visite più celebri fu quella della regina Cristina di Svezia, che a metà ‘600 fece ripetute richieste per acquistare il capolavoro di Raffaello che le suore seppero abilmente respingere.Le religiose non poterono, invece, opporsi ai delegati napoleonici che il 29 aprile del 1797 requisirono il celebre dipinto per portarlo a Parigi, dove fu però restaurato e messo su tela.Da allora la Madonna di Raffaello non è più tornata nella città alla quale apparteneva: una volta recuperata fu destinata alla Pinacoteca Vaticana.

Oggi, dopo oltre 2 secoli – ha detto ancora Mismetti – la Madonna di Foligno torna  “a casa”: è un evento da vivere con gioia e una straordinaria occasione per promuovere il nostro ricco patrimonio artistico e culturale, in una città completamente riqualificata dopo il terremoto del ’97 e dopo le rinnovate pavimentazioni del centro storico.  Da oggi Foligno è sempre più la città della Madonna di Raffaello, una delle opere d’arte più desiderate al mondo, ammirata ogni anno da milioni di persone nei Musei Vaticani, dove rappresenta una sorta di prestigiosa vetrina per Foligno e la sua storia. Storia che passa attraverso: i Trinci, antica famiglia nobile umbra che ha fondato il monastero di Sant’Anna e lasciato in città uno dei palazzi signorili più belli d’Europa; la prima edizione a stampa della Divina Commedia; l’architetto Giuseppe Piermarini, progettista del Teatro alla Scala di Milano; Santa Angela da Foligno, una delle mistiche più conosciute e venerate al mondo.

Qualche settimana fa – ha concluso – , in occasione dell’esposizione a Milano, il Direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci ha definito la Madonna di Foligno “uno degli apici della pittura universale, oltre il quale non è possibile andare nella rappresentazione della Bellezza”. In tale Bellezza oggi si esalta la nostra città”.

In queste ore, davanti al monastero di Sant’Anna, sono centinaia le persone provenienti da tutto il centro Italia in fila per visitare il capolavoro.

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