IL PAESE DEI CONDONI

di Pierluigi Castellani

La tragedia che ha investito Ischia provocando otto vittime accertate e quattro dispersi, con più di duecento sfollati, case distrutte nel comune di Casamicciola e sfigurato la pendice del monte Epomeo, che sovrasta l’abitato di quel comune famoso per le sue terme, ha posto con forza alle istituzioni ed a tutta l’opinione pubblica il problema del diffuso rischio geologico, che incombe sul bel paese. Ma non è solo il rischio geologico che è venuto prepotentemente alla ribalta,  c’è anche il diffuso abusivismo, che affligge Ischia e l’intero nostro paese e rilancia con forza il problema dell’ illegalità con cui in modo molto disinvolto, ed a volte anche con la compiacenza di chi dovrebbe vigilare, si è cementificata l’Italia. Questo tipo di illegalità era già  risaputo che affliggeva Ischia, così bella ed amata da tanti, ma sfregiata da case costruite senza piano regolatore e senza attenzione alle zone pericolose e ben note dell’isola. Ora c’è l’emergenza da affrontare, occorre in primo luogo trovare una sistemazione per chi è rimasto senza casa ed è necessario riportare quei luoghi  ad una vita normale, che non scoraggi il turismo di cui l’isola vive. E c’è da far chiarezza sulle responsabilità per le quali è già cominciato il rimpallo tra stato centrale , regione e comuni. Ci sono stati avvertimenti, che se seguiti forse avrebbero evitato il dramma, che adesso gli ischitani stanno vivendo. C’è un problema di legalità che non può più essere eluso. Come si può ricondurre un paese alla legalità quando segnali contrastanti giungono proprio da chi dovrebbe vigilare ed assicurarla? Come può nascere un diffusa coscienza civica quando si continua con condoni, che di anno in anno invitano a fare abusi che poi potranno essere condonati? Non si può sfuggire a questa domanda. L’Italia è diventata il paese dei condoni. Quando si introducono continuamente condoni edilizi, ma anche fiscali , azzeramento o riduzione di multe, sanzioni e contravvenzioni come potrà un paese come il nostro acquisire un comune e diffuso senso civico che spinga alla legalità? E qui le forze politiche non possono sfuggire alle loro responsabilità, che interpellano tutti i partiti anche se non in modo eguale. C’è un dato che non può essere offuscato. Gli ultimi condoni sono stati introdotti dal centrodestra, anche quello del 2018 è comunque ricondotto ad un governo, quello giallo verde, in cui nel Conte 1 c’era la Lega ed il populismo dei 5Stelle. Non a caso è proprio la demagogia ed il populismo, che fanno da viatico, camuffando ed ingentilendo i codoni parlando di abusivismo di necessità e di pace fiscale? Anche nell’ultima finanziaria, quella ora all’esame del parlamento, ci sono condoni, sia pure non nel campo edilizio. Questo paese deve recuperare un comune senso di responsabilità ed abituarsi alla legalità, che rimane l’unico presidio di garanzia e di eguaglianza tra tutti i cittadini. L’ ossequio alla legge fa tutti uguali ed è il vero baluardo della libertà.