In Umbria 7mila casi di tumore l’anno. Colon e mammella i più diffusi. Barberini: “Serve più prevenzione”
FOLIGNO – “Sono in media 7mila l’anno i casi di cancro in Umbria, la fascia d’età più colpita è tra i 60 e gli 85 anni e negli ultimi tempi si è registrata una diminuzione del tasso di mortalità dovuta ad una maggiore prevenzione e a diagnosi più precoci, grazie anche all’importante campagna di screening promossa dalla Regione”: lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, intervenendo stamani, a Foligno, all’incontro “Medicina dello sport e cancro. Linee guida per l’esercizio fisico in oncologia”, promosso dalla Federazione medico sportiva italiana, con il coinvolgimento dei dipartimenti di Oncologia degli ospedali di Perugia, Terni e Foligno, presenti diversi medici specialisti e docenti universitari.
“Secondo dati del ‘Registro Tumori Umbro di Popolazione’ – ha evidenziato Barberini – nella nostra regione, negli ultimi cinque anni, ci sono stati oltre 35mila nuovi casi di cancro. I più diagnosticati sono al colon retto (11,9%), alla mammella (11%), alla prostata (9,8%), a bronchi e polmoni (8,7%) e alle vie urinare (4,8%), mentre il restante 53,8% riguarda altre tipologie tumorali. Un quadro preoccupante, di fronte al quale occorre riflettere per capire come poter dare risposte più utili e innovative, oltre la ricerca scientifica, per sconfiggere questa grave patologia – ha aggiunto. L’idea è costruire un nuovo modello di sanità, che valorizzi la rete ospedaliera soprattutto nelle specializzazioni, investa di più nei servizi territoriali e metta al centro la prevenzione come elemento indispensabile per migliorare lo stile di vita e la salute delle persone. L’attività fisica – ha sottolineato l’assessore – è uno strumento importante per prevenire le malattie, compreso il cancro. L’incidenza positiva è difficilmente quantificabile, ma è dimostrato che lo sport è molto utile per chi è portatore di tumore poiché migliora la qualità della vita, la gestione della malattia e la resistenza dell’organismo allo stress di terapie aggressive”.
Barberini ha anche ribadito “l’impegno della Regione Umbria sul fronte della prevenzione con il nuovo ‘Piano regionale della prevenzione’ che contiene 65 progetti e 10 programmi per migliorare lo stile di vita e il benessere dei cittadini, oltre che sulla promozione dello sport per prevenire e contrastare la diffusione delle malattie croniche che sono in deciso aumento, considerando che gli over 65 costituiscono il 25 per cento della popolazione umbra”. A tale proposito, l’assessore ha ricordato che “nei giorni scorsi, sono state adottate nuove linee guida per l’attività fisica adattata e la disabilità, che favoriranno la diffusione dello sport e dell’aggregazione sociale tra i cittadini anziani o con qualche difficoltà in più, attraverso un accordo con associazioni del territorio, medici e specialisti”.