In Umbria la curva epidemica rallenta, Montefalco rischia. Quasi 85 mila umbri vaccinati con seconda dose

” La curva epidemica sta scendendo ma da qualche giorno molto lentamente, si è quasi fermata”, sono le parole di Marco Cristofori, componente del nucleo epidemiologico dell’Umbria.  Una considerazione che trova conferma anche dai dati di oggi con i nuovi casi che superano le guarigioni. L’indice Rt è a 0,98 (0,90 quello italiano) e per questo la curva tende ad appiattirsi. Una situazione quindi che fa fatica ad assestarsi con oscillazioni continue, dovute anche alla forte presenza di varianti in Umbria.  ” Non dobbiamo abbassare la guardia”, ricorda ancora il dottor Cristofori, soprattutto nei prossimi giorni ” in ragione delle riaperture che potrebbero essere seguite da un generale incremento”. In questo quadro l’incidenza (casi ogni 100 mila abitanti) in Umbria è pari a 78,26, con la provincia di Perugia che si attesta a 78,40 mentre quella di Terni a 77,87. L’unico comune  sopra i 5 mila abitanti con una incidenza oltre quota 200 è attualmente Montefalco. Se si prendono in considerazione le fasce di età si registra una incidenza maggiore tra i giovani, tutte sopra il dato medio regionale. Con una sola eccezione, quella fra 0 e 2 anni. Non solo la fascia 19-24 anni è sopra la media regionale ma anche quella che va dai 25 ai 44 anni. Le fasce, invece, che riguardano la popolazione anziana sono al di sotto. ” Per quanto riguarda i ricoveri – aggiunge la dottoressa Carla Bietta – prosegue la discesa di quelli ordinari mentre si è un pò arrestato il calo dell’occupazione delle terapie intensive. Lo stesso vale per i decessi che sono stabili, pur con numeri relativamente piccoli”. La dottoressa Bietta poi si sofferma sulle condizioni climatiche della stagione: ” In questa fase osserviamo che, con l’incremento delle temperature esterne, tendono a ridursi  i casi Covid perché gli incontri fra persone avvengono di più all’aperto e perché con le alte temperature il virus è meno vitale”.  Sul versante vaccinazioni è il commissario regionale Massimo D’Angelo a fare il punto: ” Ad oggi abbiamo somministrato l’ 88,70% delle dosi disponibili. Al 29 aprile abbiamo somministrato 295.500 dosi, di cui 210.874 sono i soggetti vaccinati con prima dose e 84.638 quelli che hanno completato il ciclo vaccinale. Circa gli ultra 80enni abbiamo raggiunto oltre l’ 85% di copertura con prima dose”. Il 5 maggio saranno consegnate ai medici di medicina generale circa 28 mila dosi fra AstraZeneca e Moderna, fornitura che dovrebbe consentire di completare entro il 20 maggio la somministrazione della prima dose alla fascia di età 70-79 anni.