Tk-Ast, corsa contro il tempo, pressing su Palazzo Chigi, primo incontro con Morselli

TERNI – Si presenta come una vera e propria corsa contro il tempo, la riunione a Palazzo Chigi sulla vicenda Tk-Ast. Riunione sollecitata dal consiglio comunale di Terni, dalla presidente della Regione, Catiuscia Marini, e dai sindacati dopo l’annuncio delle dimissioni dell’amministratore delegato Marco Pucci e la sua sostituzione con Lucia Morselli. Prima dell’ufficializzazione del piano industriale, prevista per fine luglio, che comporterebbe una presa d’atto inamovibile e tout court, amministratori e sindacati vogliono conoscere che cosa prevede il progetto per l’intero complesso ternano.

“Solo conoscendo prima cosa prevede quel piano per Terni  – dice Giovacchino Olimpieri, segretario Fismic – potremmo avanzare proposte e individuare soluzioni condivise”. Insomma Terni e l’Umbria non vogliono trovarsi con il “pacco” già confezionato.

“E’ finito il tempo per la discussione, gli approfondimenti, le riflessioni – dice il segretario della Cisl, Celestino Tasso – la politica, le istituzioni e istituzioni devono aver ben chiaro il concetto che di fronte alla scelta di sostituire l’amministratore delegato, si corre il rischio di vedere messo in discussione il futuro del sito industriale di Terni. Questa città senza l’acciaieria non ha ragione d’esistere. Bisogna difendere – conclude Tasso – il sito, l’occupazione e le speranze per le giovani generazioni”.

Nessun dubbio sul fatto che della vicenda deve essere investito direttamente il premier Renzi e non il ministero del Lavoro. “Per noi – spiega ancora Olimpieri – l’unico tavolo possibile, senza se e senza ma, è quello di Palazzo Chigi”.

Intanto ieri sera i sindacati hanno avuto un primo incontro interlocutorio con il nuovo amministratore delegato, Lucia Morselli. “Non le abbiamo nascosto i timori per il suo arrivo a Terni, vista la fama di tagliatrice di teste che si è guadagnata altrove – racconta Olimpieri – dal suo canto la Morselli ci ha assicurato che ragionare su Terni non è come ragionare sulla Berco (dove ha attuato un taglio all’occupazione di circa 500 unità su 2000 addetti ndr.)”. Alla Morselli i sindacati hanno rilanciato le loro richieste per chiarire qual è il progetto industriale che Thyssenkrupp vuole attuare su Terni e per il coinvolgimento dei sindacati stessi “nella discussione e preparazione del nuovo piano industriale”.

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