TRIBUNALI, SMACCHI, “UNA CHANCE DI SALVEZZA PER GUBBIO E TODI”

Le sezioni dei tribunali di Todi e di Gubbio potrebbero non chiudere. Secondo i consiglieri Andrea Smacchi (Pd) e Massimo Buconi (Psi)  nella legge di stabilità si prevede la facoltà di non chiudere le sedi distaccate che, con apposite convenzioni, dovranno essere a totale carico del bilancio regionale, sia per quanto attiene la gestione e manutenzione degli immobili che per la retribuzione del personale di servizio. Sulla questione Smacchi e Buconi hanno presentato una interrogazione urgente alla giunta. Nel dettaglio Smacchi e Buconi affermano che “c’è la possibilità di non chiudere le sedi distaccate dei tribunali di Gubbio e di Todi sfruttando una norma contenuta nella legge di Stabilità 2014”. Secondo Smacchi e Buconi, la legge di stabilità 2014 (“147/20123”) “consente l’utilizzo degli immobili adibiti a servizio degli uffici giudiziari periferici e delle sezioni distaccate soppressi per l’esercizio di funzioni giudiziarie nelle relative sedi. Il comma 397 dell’articolo 1 prevede infatti, in via sperimentale – spiegano – la facoltà di non chiudere le sedi distaccate che, con apposite convenzioni, dovranno essere a totale carico del bilancio regionale, sia per quanto attiene la gestione e manutenzione degli immobili che per la retribuzione del personale di servizio”.
Alla luce delle “novità” contenute nella legge di stabilità, i due esponenti del centrosinistra fanno sapere di aver presentato alla giunta regionale un’interrogazione urgente, “per conoscere quali siano gli interventi che si intendono mettere in atto per salvaguardare al meglio la presenza sul territorio delle due sedi distaccate di Gubbio e Todi. Nello specifico – proseguono Smacchi e Buconi – abbiamo chiesto di conoscere se e in quali modi possa trovare applicazione quanto previsto dalla legge di stabilità. Gli uffici di Gubbio e Todi – concludono – per anni hanno garantito ai cittadini di gran parte del territorio di avere punti di riferimento certi e qualificati in tema di giustizia, un patrimonio che andrebbe tutelato viste le importanti novità normative di riferimento”.

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