A settembre il medico entra in classe: test a campione tra gli studenti.

Una  è certa , ha confermato la ministra Lucia Azzolina, il 14 settembre si ritornerà a scuola. Proprio in vista dell’avvio dell’anno scolastico iniziano a prendere forma le misure di sicurezza che il governo intende emanare nei prossimi giorni. Nell’era Covid molte cose cambieranno, per questo si sta lavorando su un protocollo  per il rientro sui banchi. La prima novità arriva dalla presenza  di un medico in ogni scuola che avrà un compito di sorveglianza sanitaria. Sarà fatto un test a campione tra gli studenti e sierologico per il personale prima dell’avvio delle lezioni. Nel rispetto della privacy al personale, prima dell’ingresso, si potrà effettuare il controllo della temperatura. Il dirigente scolastico dovrà individuare persone competenti, preferibilmente scegliendo tra gli addetti al primo soccorso. E se la temperatura misurata risulterà superiore ai 37,5 °, non sarà consentito l’accesso a scuola. Come detto saranno effettuati test sierologici per tutto il personale scolastico e test a campione per la popolazione studentesca da effettuare con cadenza periodica. L’ingresso nei cosiddetti “spazi comuni” sarà contingentato, per il tempo ” limitato allo stretto necessario e con il mantenimento della distanza di sicurezza, con una ventilazione continua dei locali “. Nell’organizzazione delle attività sarà riconosciuta anche un ‘ ampia autonomia ai dirigenti scolastici. Ogni dirigente potrà rimodulare le attività didattiche “alternando le presenze degli studenti con le lezioni da remoto”. Solo in caso di assoluta necessità comunque si potrà tornare a studiare a casa, in via telematica. Per le mense si potrà stabilire ” l’erogazione dei pasti per fasce orarie differenziate”. Sarà previsto anche un supporto psicologico per sostenere gli studenti in caso di “situazioni di insicurezza, stress, ansia dovuta ad eccessiva responsabilità o timore di contagio”.  Si cercherà, inoltre, di ridurre il numero degli alunni per classe oltre a realizzare investimenti consistenti sulla stessa edilizia scolastica. Circa un miliardo di euro sono previsti per assumere a tempo determinato 50 mila lavoratori, circa 40 mila docenti e 10 mila tecnici e ausiliari ( Ata). Proprio in questi giorni l’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria sta vagliando le esigenze delle scuole per poi inviare le richieste al Ministero della Pubblica Istruzione. Per quanto riguarda i docenti, da inserire nelle scuole come nuovi supplenti,  si attingerebbe dalle nuove graduatorie provinciali e di istituto, le cui domande di inserimento scadono il 6 agosto.