Assisi, tenta una rapina sparandogli ad una gamba: arrestato dalla polizia

ASSISI – La Squadra Mobile di Perugia, unitamente a personale della Questura di Fermoe del Commissariato di Assisi, ha eseguito in data odierna, un’ordine di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino assisano di circa 20 anni con a suo carico diversi pregiudizi di polizia.

Lo stesso, dopo una breve ma intensa attività di indagine svolta dalla mobile fermana in collaborazione con quella perugina, veniva riconosciuto come l’autore di un efferato episodio di sangue, avvenuto in una notte di agosto 2018 a Porto San Giorgio, davanti un noto ristorante della località rivierasca.

Infatti, quella notte, un giovane di origine straniera veniva colpito a bruciapelo da un colpo di pistola esploso dall’arrestato probabilmente a scopo di rapina. La vittima aveva dato un passaggio in macchina al suo feritore quando, all’improvviso, veniva in primo momento minacciata e poi costretta a fermarsi.

Subito dopo, il giovane straniero veniva colpito da un proiettile che lo feriva gravemente ad una gamba. Trasportato nell’immediatezza, prima presso il pronto soccorso di Fermo e, successivamente presso il Nosocomio anconetano “le torrette”, veniva sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per la rimozione del proiettile.

Le indagini, sin da subito, si indirizzavano sul giovane assisano oggi arrestato,che era solito frequentare nel periodo estivo il litorale fermano. Ulteriori riscontri, effettuati negli ultimi giorni, consentivano di chiudere definitivamente il cerchio e di acquisire prove decisive circa la responsabilità dell’accusato tanto da ottenere la misura della custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Fermo su richiesta dell’omonima Procura della Repubblica. Durante le fasi di esecuzione della misura, dopo una accurata perquisizione effettuata nella casa dell’arrestato nel territorio del Comune di Assisi, gli inquirenti rinvenivano notevole materiale di indubbio interesse investigativo, nonché un’arma da fuoco compatibile, per calibro, con quella del delitto sulla quale dovranno essere effettuati minuziosi accertamenti di polizia scientifica.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, veniva tradotto presso la casa circondariale di Perugia a disposizione dell’Autorità giudiziaria fermana.

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