Caccia agli insegnanti non vaccinati: in Umbria sono oltre 4.000 quelli che mancano all’appello
Pressing del governo sulle regioni per sollecitare le vaccinazioni al personale scolastico. La volontà è di chiudere in fretta per far partire bene l’anno scolastico e archiviare la didattica a distanza mettendo però in sicurezza gli studenti. In queste ore il governo torna prepotentemente sull’argomento per due ragioni. La prima è che in diverse regioni si registrano ritardi notevoli, con insegnanti e personale scolastico ancora non coperti. Ci sono almeno 9 regioni, compresa l’Umbria, con un numero rilevante di personale scolastico senza copertura e questa diventa un problema gigantesco per archiviare l’esperienza della didattica a distanza. La seconda ragione è di questi giorni: in questi quasi due anni c’è stato un vero e proprio crollo degli apprendimenti, soprattutto alle superiori che sono rimaste sbarrate più a lungo. Motivo più che valido per archiviare definitivamente l’esperienza della Dad che sta incrementando la povertà educativa. Ecco perché è cosi importante che a settembre gli studenti tornino in presenza . Tra l’altro a fine agosto ” la quarta ondata Covid arriverà, anche se sarà molto più debole”, ha detto oggi l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto. Quanti sono gli insegnanti ancora senza copertura in Umbria ? ” Circa 4000 che non hanno ancora pre aderito alla campagna vaccinale “, ha confessato sempre l’assessore Coletto. Sono tanti, troppi. Sicuramente nei 4000 è compreso tutto il personale scolastico ma resta una platea rilevante e pericolosa per la sicurezza delle scuole umbre. Eppure a febbraio e marzo scorso la categoria aveva avuto una corsia preferenziale nelle somministrazioni eppure non c’è stato il traino atteso. ” Andremo a recuperarle – ha garantito Coletto – insieme alle vaccinazioni degli studenti. Finora in Umbria abbiamo vaccinato l’83% del personale scolastico”. Fatto sta che 4000 operatori scolastici a settembre rischiano di mettere in pericolo la didattica in presenza oltre alla sicurezza degli studenti. Coletto ha sottolineato che, proprio in previsione dell’apertura delle scuole, ” a metà luglio partirà la vaccinazione degli under 30 e conseguentemente dei ragazzi fino a 12 anni”. La ragione è semplice e l’obiettivo anche: ” Ci dobbiamo preparare – aggiunge l’assessore regionale alla sanità – a mantenere l’ambiente più distante possibile dalla reinfezione, per limitare (evitare,ndr) la sospensione delle lezioni e la dad. Arrivare a vaccinare il più possibile i ragazzi è fondamentale per limitare di molto , se non il fatto che si ammalino, che siano portatori sani”. Tutto giusto, l’importante però è creare i presupposti ad iniziare dalla vaccinazione dei 4000 ancora senza vaccino.