Coronavirus, sale a 143 il numero dei medici morti in Italia. In Umbria un centinaio di sanitari positivi.

Salgono a 143 i medici morti di coronavirus in Italia. L ‘ ultimo nome è  quello di Alberto Santoro, medico di medicina generale. Storie di dolore e generosità,  umanità  e disponibilità. Ma anche di rabbia: ” la nostra vita non vale il costo di una mascherina”. Storie di nobiltà d’animo, come quella di Giovanni Tommasino, 61 anni, di Castellammare di Stabia, oculista. Il 14 marzo aveva fatto una donazione per l ‘ Ospedale Cotugno di Napoli, invitando i suoi amici di Facebook a fare altrettanto. ” Io l ‘ho fatto, tu che aspetti ? Dona anche solo 10 euro, fai la tua parte”. Sette giorni dopo, prima di essere trasferito in terapia intensiva a Scafati, fece in tempo a scrivere un ultimo messaggio sul social network,  dall’ ospedale di Sorrento. ” Sono affetto da infezione da coronavirus. Adesso sono ricoverato in attesa di trasferimento in una rianimazione. Spero di tornare presto tra voi “. È  morto il 4 aprile scorso. Così  come Giandomenico Iannucci, medico di famiglia, viveva a Montorsoli e aveva lo studio a Scarperia, vicino a Firenze. Morto venti giorni fa, aveva 64 anni. Il Sindaco  lo ricorda così: ” Una persona gioviale, affabile, sempre sorridente e disponibile con i suoi pazienti. Ci mancherà la sua professionalità,  ci mancherà  la sua umanità “. Sono soltanto due delle 143 storie di medici deceduti in questa terribile emergenza sanitaria. Poi ci sono altre centinaia di storie commuoventi  di infermieri, tecnici e operatori sanitari. È  giusto estendere a tutte le vittime del nostro sistema sanitario lo status delle ” vittime del dovere”. In Italia ci sono, inoltre, quasi 15.000 sanitari contagiati dal coronavirus, numeri impressionanti. In Umbria ? Per fortuna nessuna vittima ma i contagiati molti. Sono un centinaio, forse più. La Regione non ha dato numeri ufficiali, le Aziende sanitarie nemmeno. Sarebbe opportuno, invece, far sapere quanti medici, infermieri e operatori sanitari sono stati contagiati. Rappresenterebbe una operazione di trasparenza e rispetto nei loro confronti,  anche nei confronti dei cittadini. Per il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera di Perugia Antonio Onnis, il numero dei sanitari positivi al Covid-19 non sono preoccupanti, a Perugia in Ospedale sarebbero 31. Ecco quello che non si può  accettare: presentare un fatto in modo da ridurne l ‘importanza o la gravità.  Sminuire non è  il modo migliore per testimoniare gratitudine a chi ogni giorno lotta contro il coronavirus.