Corte dei Conti, sanità e trasporti permangono criticità: massima attenzione sui fondi Pnrr. Accertate già ipotesi di illecito erariale

La sezione regionale di controllo della Corte dei conti per l’Umbria ha deliberato la parificazione del rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2022 dichiarandolo regolare. L’udienza, con il presidente della sezione regionale, Antonello Colosimo, si è tenuta a Perugia, alla sala dei Notari di Palazzo dei Priori, alla presenza dei vertici regionali, Tesei e Squarta, e del procuratore generale della Corte dei conti Angelo Canale. ” La Regione Umbria – ha affermato Colosimo – presenta luci ed ombre ma c’è anche l’impegno di recuperare profili che sono stati oggetto di criticità da parte della Sezione”. Criticità sono emerse nel diritto alla salute degli umbri, comprovate “dai notevoli disservizi che affliggono attualmente le strutture sanitarie pubbliche, nosocomiali e non”. La sanità è stata al centro  della requisitoria della procuratrice della Corte dei conti, Rosa Francaviglia.  I punti di debolezza del sistema sanitario umbro, sollevati dalla procura della Corte dei conti, sono più o meno i soliti: troppo alta la spesa farmaceutica,  controlli inadeguati sui privati convenzionati, criticità strutturali sui conti economici. La Corte ritiene, inoltre, che va rafforzato il monitoraggio sulle partecipate della Regione e assicura la massima attenzione sulle risorse del Pnrr dove sono state “già attenzionate diverse ipotesi di illecito erariale”. Altro settore sottoposto a “sorveglianza” da parte dei giudici contabili è quello dei trasporti, dove è stato sottolineato l’eccessivo ricorso alle “proroghe” per le gare per l’affidamento del servizio su gomma. “C’è la necessità – è scritto – di rimuovere uno dei principali fattori di criticità del settore trasportistico dell’Umbria, da rinvenirsi nei continui rinvii e conseguentemente nei ritardi per la selezione, tramite bando, del nuovo gestore”. Al termine del cerimonia arrivano le prime considerazioni politiche. Per Tommaso Bori, segretario regionale del Pd, “il diritto alla salute della collettività umbra rischia di passare dall’essere seriamente compromesso all’essere sostanzialmente negato. La procura della Corte dei conti, commenta Bori, “ha sottolineato criticità relative all’incidenza della spesa e profili erariali che potrebbero compromettere il diritto alla salute della collettività locale, come comprovato da disservizi che affliggono attualmente le strutture sanitarie pubbliche”. Per Bori dalla relazione emerge “un quadro volontariamente compromesso dalla Giunta Tesei che conferma lo slittamento verso il settore privato, l’abbandono della medicina pubblica sia specialistica che territoriale”. Per la governatrice Donatella Tesei, invece, la Corte dei conti conferma che il bilancio della Regione è “in equilibrio e sostanzialmente sano”.