Covid, in Umbria Rt a 0,71 e curva in discesa. I decessi sono aumentati in tutte le fasce di età

La discesa c’è, in questa settimana è anche più decisa e veloce rispetto a quelle passate. Certo restano le varianti, con l’Umbria che registra ancora il 64% di quella inglese e il 32% brasiliana. Ma è lo stesso Rt a segnare il netto miglioramento: oggi siamo a 0,71, un dato fino a poco tempo fa impensabile. Restano tre comprensori con oltre 200 casi su 100 mila abitanti: Alto Tevere, in particolare Città di Castello, Alto Chiascio, in particolare Gubbio e la Valnerina, dove si è riacceso il focolaio. L’incidenza regionale, a lunedì scorso, è 110,09: la provincia di Perugia si attesta a 115,66 mentre quella di Terni  scende a 93,98. Se questo andamento non subirà oscillazioni è facile prevedere , entro 14 giorni, una ulteriore discesa che potrebbe portare l’Umbria ad attestarsi sui 50 casi ogni 100 mila abitanti. Un livello che consentirà di gestire al meglio la situazione sanitaria, a cominciare dai tracciamenti. Ma quello che rincuora di più è la riduzione dei ricoveri, sia in area medica che in terapia intensiva. Certo la terza ondata ha faticato molto a diminuire, con un Rt che non scendeva sotto 1  .  Tutte le fasce di età confermano il buon andamento della curva epidemiologica, sono tutte più o meno in discesa e quella 0 -2 è al di sotto di tutte le altre, conferma Luca Cristofori del nucleo epidemiologico regionale. La classe 19 – 24 anni oscilla ma sta comunque scendendo, mentre le altre classi scendono in linea con la media regionale. In questa terza ondata, sottolinea Carla Bietta, collega di Luca Cristofori,  ” ci sono state delle fasce di età più problematiche in termini di diffusione dell’epidemia” . Il riferimento è alle fasce 0-13 e 14-29 anni che hanno avuto un’incidenza più alta. ” Ora però – aggiunge sempre la dottoressa Bietta – si stanno riallineando con un coerente andamento in discesa”. Capitolo pesantissimo e dolorosissimo è quello delle vittime. I decessi nel periodo gennaio-marzo 2021 sono aumentati in tutte le classi di età ad eccezione degli over 80 che si sono mantenuti, fra seconda e terza ondata, costanti. Per l’Umbria si prospetta l’uscita dalla zona arancione con la conseguente riduzione delle restrizioni, a cominciare dalle scuole.