Covid Umbria, leggera crescita dei positivi. Troppi assembramenti per le partite degli Europei

Cresce ancora la percentuale di positivi, leggermente ma cresce. Piccoli segnali che vanno presi in considerazione soprattutto considerando ciò  che sta avvenendo nel resto del Paese. Oggi, venerdì 9 luglio 2021, in Umbria si registrano 13 nuovi casi Covid su 3.325 tamponi eseguiti,  di cui 1.288 molecolari e 2.037 antigenici,  per una percentuale di positivi dello 0,39%, ieri era stata dello 0,31%. Se, invece, si prendono in considerazione solo i molecolari allora il tasso di positività arriva a 1. Non bisogna allarmarsi ma bisogna correre a immunizzarsi perché la risalita dei contagi c’è.  Del resto abbiamo tutti visto le immagini dei festeggiamenti, degli assembramenti per le partite degli Europei di calcio nelle città, anche in Umbria con diversi sindaci entusiasti per l’iniziativa. Persone in gran parte senza mascherine: ecco quello che ha contribuito a diffondere i contagi in un momento in cui diventa dominante la variante Delta. I tredici nuovi casi, registrati nelle ultime 24 ore,  riguardano i seguenti comuni umbri: 4 Narni dove è stato interessato un unico cluster familiare, 2 Perugia,  2 Spoleto,  2 Terni, 1 Gualdo Tadino, Magione, Spello. Nello stesso arco temporale sono state riscontrate 23 guarigioni, questo consente di far scendere gli attualmente positivi in Umbria: oggi sono 628, undici in meno rispetto a ieri.  C’è un altro decesso ma non di ieri: si tratta dell’ennesimo riallineamento dovuto a problemi della banca data. Le vittime Covid sono così 1.424. C’è un ricovero in meno negli ospedali umbri: oggi sono 13 i pazienti ricoverati negli ospedali, di cui 1 in terapia intensiva. Terni, Perugia e Norcia sono i comuni con il più alto numero di positivi: 31. Ieri era Norcia il comune più contagiato ma nelle ultime 24 ore ci sono state due guarigioni che hanno fatto scendere a 31 i malati Covid attualmente presenti sul territorio. A questa mattina sono 308.101 gli umbri che hanno completato il ciclo vaccinale, pari al 39,81% della popolazione.