Due medici indagati per la morte della giovane mamma. Doveva fare un intervento all’anca

Due medici sono indagati dalla Procura della Repubblica di Perugia per la morte di Ioana Lingurar, la mamma 28enne di origine rumena. Si tratta del chirurgo ortopedico e dell’anestesista della clinica privata perugina dove ha avuto un improvviso arresto cardiaco mentre stava per essere portata in sala operatoria per un intervento all’anca. La poveretta è poi morta nel reparto di rianimazione dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove era arrivata nel pomeriggio di venerdì scorso dopo l’arresto cardiaco nella clinica privata. C ‘è da dire che l’iscrizione dei due medici nel registro degli indagati è un atto dovuto anche in attesa dei risultati dell’autopsia. Ai due vengono contestati i reati di omicidio colposo e responsabilità colposa commessa in ambito sanitario.  Sono due i medici legali individuati dal sostituto procuratore della repubblica Gennaro Iannarone per l’esame autoptico:  il medico legale Marco Di Paolo e il professor Angelo Raffaele De Gaudio, ordinario di anestesia e rianimazione dell’Università di Firenze. Saranno loro a chiarire l’esatta dinamica, soprattutto le cause della morte della giovane mamma ed eventuali responsabilità. Il professor Mauro Bacci, medico legale dell’Università di Perugia, e il dottor Sergio Scalise assisteranno all’autopsia in qualità di periti nominati dagli indagati. Ioana viveva , insieme al compagno, a Colle San Paolo, località vicino Tavernelle. Si sarebbe sentita male appena dopo l’anestesia locale, ancora prima dell’inizio dell’intervento chirurgico. Un improvviso arresto cardiaco e il trasferimento in urgenza all’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia dove la poveretta è deceduta qualche ora dopo. I familiari hanno presentato una denuncia al posto di Polizia del nosocomio perugino, subito dopo il sostituto procuratore Gennaro Iannarone ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche.